Tallini: Condannata la Regione su epurazione dirigenti generali

Il Consigliere regionale:  I calabresi  hanno affidato il governo della Calabria a gente sprovveduta

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    Il consigliere regionale Domenico Tallini interviene con una nota sulla sentenza adottata dal Giudice del Lavoro di Catanzaro che condanna la Regione nella controversia con l’ex direttore generale della Presidenza Franco Zoccali.

    I dirigenti uscenti non hanno bisogno di avvocati difensori in quanto la Giunta regionale si assume la piena responsabilità degli atti che pone in essere per evitare sprechi di risorse, nel rispetto delle leggi, nell’ottica del cambiamento ed a tutela della Regione.

    Questo diceva Oliverio in Consiglio Regionale il 9 febbraio del 2015, rispondendo alla mia interrogazione sull’improvvida, avventata e sciagurata revoca dei contratti ai Dirigenti regionali.

    A distanza di un anno, il buon Mario incassa l’ennesima brutta figura del suo pessimo mandato, una collezione infinita di gaffe, errori, inadempienze che ne fanno il peggior presidente che la Calabria abbia avuto nella sua storia.

    Anziché tutelare la Regione, il Governatore ha esposto l’Ente, dimostrando assoluta incompetenza e colpevole leggerezza, alla condanna al pagamento di ben 200mila euro all’ex direttore generale della presidenza Franco Zoccali.

    La sentenza adottata dal Giudice del Lavoro di Catanzaro apre probabilmente la strada ad un maxi risarcimento milionario a favore di quei Dirigenti che Oliverio, in preda al raptus da epurazione, ha frettolosamente licenziato in barba a tutte le regole e le leggi. “Ed io pago!”, direbbe il grande Totò.

    Oliverio avrebbe dovuto ringraziarmi e invece, a causa della sua arroganza, è andato avanti ad ogni costo. Se avesse saputo governare con equilibrio e rispetto delle leggi, se avesse saputo ascoltare l’opposizione, il Governatore avrebbe dovuto rispettare la scadenza fissata nei contratti, senza farsi prendere dall’ansia di fare “pulizia etnica”.

    Ora il dottor Zoccali sarà pagato, senza lavorare, fino al 14 maggio del 2016. C’è materia per la Corte dei Conti, essendo evidente il danno erariale inferto dal Presidente all’Ente Regione. Ovviamente, la storia non finirà qui, perché sono altri cinque i Direttori generali che sin sono rivolti al Giudice.

    Ma, aldilà di tutto, appare evidente un dato: i calabresi – conclude Tallini –  hanno affidato il governo della Calabria a gente sprovveduta, incurante delle leggi e della legalità, concentrata solo sugli interessi di partito. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mai la Calabria era andata così in basso”.

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