Ugl: Ferrovie della Calabria ha bisogno di normalità

Natale Giaimo: 'Il 29 nuovo incontro per la situazione del personale di Soveria Mannelli, si risolverà qualcosa?'

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    “Fissata per martedì prossimo, 29 marzo, l’ennesima riunione per discutere della situazione del personale viaggiante ferroviario, condotta e scorta, con residenza di servizio a Soveria Mannelli” Lo comunica Natale Giaimo della segreteria provinciale del sindacato Ugl Autoferrotranvieri che però non nasconde pessimismo sull’incontro. “Una riunione, – si legge in un nota – che temiamo si rivelerà ancora una volta inutile, che è stata fissata in clima pasquale dopo l’uscita veramente sorprendente dei colleghi dei lavoratori di cui sopra, con residenza a Cosenza, i quali – in una petizione redatta dai rappresentanti locali di categoria di tutte le sigle sindacali tranne l’UGL – hanno “contestato” i provvedimenti che l’Azienda ha intenzione di attuare nella dichiarata volontà di favorire l’ingresso negli organici, attualmente gravemente carenti, di nuovi agenti con qualifica di Capo Treno e Macchinista, il tutto nella convinzione che tale operazione avrebbe avuto un costo. E ciò è palesemente vero, si parla di circa 200.000 euro annui, al pari però della pillola di saggezza popolare che recita, più o meno, “Più spendi, meglio spendi!”.

    Da quanto sopra  due sono le diverse e connesse problematiche che la segreteria provinciale dell’UGL di Catanzaro intende sottoporre all’attenzione di quanti interessati. La prima è che, laddove si ritenesse applicare tout-court il criterio dell’economicità, riteniamo che esso vada applicato per ogni azione aziendale, a maggior ragione laddove analoghe ricadute positive, che nel caso in questione sono palesi, neanche possono immaginarsi né prevedersi, iniziando ad operare in tal senso anche nel pregresso ancora rimodulabile. La seconda è che risultano ormai non ulteriormente rinviabili i provvedimenti relativi ad  una rimodulazione completa degli organici delle varie categorie operative sia in funzione delle carenze e degli esuberi attuali, che anch’essi producono diseconomie vistose e non più sopportabili rispetto alla autoriduzione degli stipendi voluta qualche anno fa e che aveva l’obiettivo di risollevare e rilanciare l’Azienda, quindi andando finalmente ad intaccare situazioni “strane” come quelle delle linee Taurensi od insostenibili come gli esuberi rilevabili tra i Capo Stazione ed i Macchinisti nel comprensorio Cosentino, anche in relazione ai prossimi sviluppi della mission aziendale che vede un necessario incremento di servizi in relazione alla attivazione del cosiddetto “Pendolo” che dovrà collegare la Città ed il comprensorio con l’area di Germaneto e la tratta delle FF.SS. che porta a Lamezia e quindi all’hab trasportistico più importante della Calabria.

    Ciò considerato si chiede alla dirigenza aziendale di rompere gli indugi e determinarsi in merito a scelte di vitale importanza per i Lavoratori dipendenti ma soprattutto per l’Azienda, lasciando da parte i tatticismi e facendo si che alla stessa sia assicurato finalmente un futuro sereno e sia allontanato il fantasma del default, oggi più reale che mai in una situazione che ripropone quasi pedissequamente quella esplosa qualche giorno fa alle pugliesi Ferrovie Sud-Est e che a noi Lavoratori di Ferrovia della Calabria sembrano un terribile e angoscioso dejàvu.

     

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