‘Social solitudine’ al Fermi di Catanzaro, confronto tra esperti

Dialogo continuo tra giovani e adulti, così si contrasta la 'social solitudine' secondo gli esperti del fenomeno che ne hanno discusso al Fermi di Catanzaro


Per affrontare l’argomento dell’uso dei social da parte delle giovani generazioni e le implicazioni che derivano dal suo abuso, al Liceo Fermi del quartiere Lido di Catanzaro, si è tenuto non un semplice convegno ma un vero e proprio dialogo aperto tra esperti e studenti, un confronto, voluto ed organizzato dall’ associazione “Universo Minori” guidata dalla presidente dottoressa Rita Tulelli, per cercare di riflettere su un fenomeno attuale che coinvolge il mondo degli adolescenti e quello degli adulti: “La Social Solitudine”.

La Social Solitudine come fenomeno di relazione tra giovani. Effetto dell’uso del web o in – consapevolezza emozionale” è il titolo dell’iniziativa che, questa mattina, nell’auditorium dell’istituto, ha coinvolto gli studenti del triennio che hanno avuto modo di interagire con diversi esperti del fenomeno tra cui Teresa Chiodo, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catanzato, Michele Sessa, Sostituto Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, la psicologa Carmen Fragalita, il sociologo Andrea Barbuto, la pedagogista Marzia Colace e la Senatrice “5 Stelle” Gelsomina Silvia Vono.

La Social Solitudine, voce agli esperti a Catanzaro

“Il tema dell’abuso dei social da parte delle giovani generazioni è di grande interesse e attualità – ha detto Rita Agosto, Dirigente Scolastico dell’istituto, dopo aver rivolto i saluti agli esperti – oggi abbiamo l’opportunità di approfondirlo dialogando con chi ha esperienza diretta delle problematiche che gli ruotano intorno e per questo in grado di darci spunti specifici sull’argomento”.

Come ha sottolineato Carmen Fragalita, l’idea di questo confronto aperto è nata dalla sua esperienza lavorativa  e da quella dei suoi colleghi presso il Tribunale dei Minorenni di Catanzaro, da fascicoli che hanno ad oggetto fenomeni di devianza che coinvolgono i giovani ed il loro rapporto con il web.

“Il percorso dei giovani oggi è irto di insidie – ha detto Teresa Chiodo – ci sono tantissimi pericoli a cui vanno incontro, non si parla più solo di alcool, droga, bullismo, ma ci sono nuove problematiche che il mondo degli adulti non è preparato a fronteggiare. Oggi i ragazzi sono tutti in collegamento ma isolati, un pericolo questo che non siamo in grado di gestire a pieno. Occorre allora creare una rete fra le istituzioni – ha proseguito – è necessario individuare i fenomeni di rischio ed intervenire prima che sia troppo tardi”.

Serve dunque un dialogo aperto tra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi perché se è vero che non si potrà più fare a meno delle chat, come ha precisato Andrea Barbuto, è importante che si riescano a creare alternative migliori al mondo virtuale soprattutto dal punto di vista emozionale.

Durante il dibattito Marzia Colace si è occupata dell’aspetto pedagogico della relazione tra adulto ed adolescente, dove quest’ultimo ha il compito di istruire l’adulto che, da nativo non digitale, non conosce i meccanismi del mondo social e che al contempo vede l’adulto riappropriarsi del suo ruolo di educatore.

Grazie alla presenza della Senatrice Silvia Vono i ragazzi presenti hanno avuto l’opportunità di capire l’impegno delle istituzioni per contrastare il fenomeno dell’isolamento dovuto all’abuso dei social: “La scuola ha un ruolo fondamentale nel contrastare questo fenomeno – ha detto – quest’istituzione non deve uniformare ma creare un confronto in grado di valorizzare le differenze”.

Stimolare i ragazzi dal punto di vista emozionale e renderli consapevoli delle proprie azioni anche sul web rimane, quindi, un compito fondamentale degli educatori di oggi e farlo attraverso il dialogo continuo è una priorità. Un obiettivo imprescindibile che al Fermi è stato raggiunto con la partecipazioni attiva degli alunni che hanno dimostrato che il confronto aperto è possibile. Oggi sì è tracciato così un punto di partenza di una strada che va percorsa giorno dopo giorno insieme per sconfiggere la social solitudine e riuscire a cogliere solo le buone opportunità che il web può offrire. 

Maria Teresa Rotundo