Giornata di studio sulle cellule staminali, il De Nobili all’Umg

L'istituto ha preso parte all'iniziativa nell'ambito dell'’evento, denominato Unisterm Day 2019


Nell’ambito dell’orientamento in uscita, le classi quinte, indirizzo linguistico e scienze umane dell’Istituto “De Nobili”, guidato dalla dirigente Susanna Mustari, hanno partecipato nella giornata di venerdi 15 marzo al convegno sulle cellule staminali “Conoscere e innovare: l’infinito viaggio della ricerca scientifica”  presso l’Auditorium “Salvatore Venuta” del Campus Universitario Magna Graecia di località Germaneto.

L’evento, denominato Unisterm Day 2019, ha visto la partecipazione di diverse scuole del comprensorio, una giornata mondiale a cui hanno contemporaneamente partecipato quasi tutti gli atenei degli stati della Comunità Europea, di cui ben 41 italiani. Un iniziale e caloroso saluto del Magnifico Rettore, De Sarro che ha presentato il suo “giovane” Ateneo, ma che investe tanto nella formazione dei suoi studenti rispetto ad altri Atenei del Mezzogiorno d’Italia, per poi introdurre la relazione della  Elvira Perrotta, eminente studiosa nel campo delle cellule staminali. Nella sua relazione dal titolo “Un futuro che è già presente”, la dottoressa ha fornito una chiara definizione delle cellule staminali illustrandone le varie categorie, i meccanismi di funzionamento, le ultime scoperte nel settore e i campi di applicazione  senza tralasciare gli aspetti etico-giuridici e i rischi correlati al loro utilizzo. Rispondendo alle  domande ricorrenti degli studenti, egregiamente accompagnati e preparati dai docenti di scienze, ha illustrato le patologie che oggi possono essere già trattate con le cellule staminali e quelle che sono ancora in fase di sperimentazione.

Brillante, esaustivo, profondo l’intervento di Tullio Barni, docente di Anatomia presso il Campus, che  ha illustrato l’arduo argomento attraverso una  lezione interdisciplinare  spaziando dalla filosofia, alla storia della scienza, l’importanza di un rigoroso studio scientifico finalizzato alla ricerca delle cause reali dei fenomeni senza fermarsi all’individuazione di semplici correlazioni con altri fenomeni che spesso non hanno un nesso causale. A questa fase di ricerca deve poi seguire l’indispensabile verifica sperimentale di ogni teoria sviluppata.

Si arriva così alla conoscenza di nuovi fenomeni senza ovviamente prescindere dalle acquisizioni precedenti. Interessante la questione affrontata dal Professor Barni in merito ai vaccini, oggi meglio nota come fenomeno No Vax,  su cui tante le polemiche alimentate in questi ultimi mesi “ La verità scientifica non è intercambiabile, la verità della scienza  non si può abolire per alzata di mano, la scienza ha fatto scoprire un grande male, l’ignoranza. Le storie che ci raccontano non sono altresì intercambiabili: gli impostori si approfittano della nostra ignoranza, ma noi non possiamo illudere e lucrare con la salute degli uomini”.

Infine,  Antonio Cerasa, esperto di Neuroscienze, ha sottolineato l’importanza dello studio di queste discipline che consentono meglio di comprendere chi siamo, come possiamo controllare le nostre emozioni e come possiamo migliorare la nostra intelligenza.