Sant’Anna Hospital, Spirlì: “La sordità dell’Asp è acclarata. Attenzione massima della Regione”

Nuova diretta social del presidente ff della Regione Calabria sulla struttura sanitaria catanzarese e sull'ordinanza delle scuole

Sul Sant’Anna Hospital l’attenzione è massima. Il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì, lo ribadisce a chiare lettere nella sua ultima diretta Facebook. Rispondendo ad un utente sottolinea un certo disappunto verso l’Asp di Catanzaro: “Sul Sant’Anna il mio interesse è totale. Già da oggi riparlerò della questione con tutte le figure istituzionali interessate. Purtroppo la sordità dell’Asp è ormai acclarata. Mi auguro che si possa arrivare a più miti consigli e comportamenti nelle prossime ore”.

Ordinanza scuole. Per quanto riguarda, invece, l’ordinanza sulle scuole il presidente ff chiarisce perché sono rimaste aperti i nidi e le scuole dell’infanzia: “Non è stata una cinica decisione ma c’è una spiegazione semplice: la scuola dell’obbligo inizia dalla prima elementare e finisce con le secondarie di secondo grado. La scuola dell’obbligo è, quindi, quella che va normata. Se un bambino di prima elementare manca, per più giorni da scuola, e non c’è una spiegazione reale, i genitori vengono chiamati per dare spiegazione. Questo non riguarda gli infanti perché quale genitore porterebbe il bambino piccolo all’asilo in una cittadina con un alto numero di contagi. Da zero a cinque, non avendo l’obbligo della giustificazione, il genitore può decidere autonomamente di non portare il bambino al nido. Non essendoci la necessità di normale le scuole fino ai cinque anni, non c’è bisogno di fare un’ordinanza a tal proposito. Mentre dalla scuola primaria in poi, l’ordinanza mette al sicuro i genitori che non devono mandare i figli a scuola. Se c’è un problema in un comune con un numero di contagi superiore al coefficiente di sopportazione, basta un’ordinanza del sindaco per chiudere anche le scuole dell’infanzia”.

Commissariamento, ospedali: Spirlì risponde punto per punto alle domande degli utenti e ribadisce la volontà di andare, fino in fondo, qualora dovessero esserci ricorsi al Tar sull’ordinanza delle scuole.