Andrea Amendola (Obiettivo Comune): ricorre al Tar contro la nomina del revisore

Contestata la validità della votazione nella quale il Consiglio comunale ha indicato Franco Lacava

Assistito dall’avvocato Adolfo Procopi, il consigliere comunale Andrea Amendola di Obiettivo Comune, gruppo satellite di Forza Italia, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e ha compiuto il gran passo: presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale, mosso dal sentire “inficiato” il suo mandato di consigliere.

Oggetto del ricorso è l’avvenuta elezione del commercialista Franco Lacava a capo dell’organo di revisione contabile avvenuta con la votazione d’aula del 24 febbraio, avvenuta a maggioranza dopo che una prima seduta, l’11 gennaio precedente, aveva sancito la parità dei consensi tra due altri aspiranti, Rosamaria Petitto e Vincenzo Maiellare, supportati da due diverse parti della stessa maggioranza.

Sull’esito di quest’ultima votazione si era consumata una forte polemica tra i gruppi che in Consiglio sostengono Sergio Abramo, e anche all’interno degli stessi, mettendo altra polvere negli ingranaggi di una maggioranza attraversata da dissidi crescenti, sui quali solo negli ultimi giorni si era intravista un possibile ripianamento.

L’iniziativa di Amendola però rischia di riportare scompiglio nelle acque che sembravano più calme dopo un recente incontro tra il sindaco Abramo e il leader cittadino di Forza Italia, Domenico Tallini.
Amendola nel ricorso contesta la validità della seconda votazione, ne chiede l’annullamento, e pertanto l’esecutività della prima che, in forza del non possesso dei requisiti da parte di uno dei due contendenti, e in subordine per il mero dato anagrafico, avrebbe già sancito la nomina della dottoressa Petitto, già assessore al Bilancio in una precedente giunta Abramo, nonché presidente dell’Ordine provinciale dei commercialisti e revisori, e che già, nell’immediatezza del primo voto, aveva presentato analoga istanza al Consiglio. Anche a seguito dell’istanza, il presidente del Consiglio, Marco Polimeni, aveva chiesto un parere al dipartimento Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno, al quale ha risposto il direttore centrale Colaianni consigliando la ripetizione della votazione.

Il 24 febbraio, al momento di votare, i consiglieri di Forza Italia, Obiettivo Comune e Officine del Sud avevano abbandonato l’aula, per il timore, evidenziato dalla capogruppo Roberta Gallo, di un possibile ricorso da parte di uno dei contendenti esclusi, probabilmente della dottoressa Petitto, candidata sulla quale i gruppi avevano puntato.

Il ricorso è invece arrivato da uno dei consiglieri, certo non uno dei più attivi in aula come si può evincere dalle cronache dei lavori dell’Assemblea. Ma evidentemente molto interessato alla vicenda che offre diversi spunti di riflessione, dal punto di vista professionale e da quello politico. Su quest’ultimo aspetto non si può non rilevare come, dietro l’apparente compattezza nei comportamenti d’aula del gruppo di Forza Italia, da quel settore provengano sempre segnali di frizioni che attengono alla catena di responsabilità interne al gruppo destinate a incidere sulla maggioranza nel suo insieme