Assolto Tallini: Mulé (Fi): “Chi lo condannò chieda scusa”

"Il corifeo e chi si accodò a intonare quella cacofonia abbia allora la dignità, parola molto abusata nelle ultime settimane, di chiedergli scusa"

L’assoluzione di Domenico Tallini dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, perché  “il fatto non sussiste”, costituisce la fine di un calvario per un uomo perbene che fin dall’arresto, nel novembre del 2020, accettò con grande dignità questa durissima prova”. Così, in una nota, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia.

“Nei confronti di Tallini, al quale viene finalmente restituita serenità – aggiunge Mulé – invocammo l’ovvia presunzione di innocenza, principio basilare della nostra Costituzione e del vivere civile, mentre la solita orda giustizialista guidata dal presidente dell’Antimafia sputava e anticipava sentenze nei suoi confronti. Il corifeo e chi si accodò a intonare quella cacofonia abbia allora la dignità, parola molto abusata nelle ultime settimane, di chiedergli scusa”.