Riprende le attività il Sant’Anna Hospital di Catanzaro

Comunicazione di legge del presidente del CdA alle autorità sanitarie e civili

Riprendono le attività sanitarie di degenza e cura dell’Unità operativa di cardiochirurgia di Villa Sant’Anna Hospital di Catanzaro.

Lo dichiara il presidente del Consiglio di amministrazione facente funzioni Francesca Galasso in una comunicazione inviata al Commissario ad Acta per il Piano di rientro della Regione Calabria Roberto Occhiuto, al dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute Iole Fantozzi, al Commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro Antonio Spaziante, al presidente della Commissione verifica autorizzazione e vigilanza delle strutture sanitarie privare dell’Asp Claudio De Santis, al direttore dell’Unità operativa semplice dipartimentale Monitoraggio e Controllo dell’Asp Antonio Sacco, al prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, al sindaco Nicola Fiorita.

La comunicazione è resa per come prescrive l’articolo 6 comma 1 lettera (g) della legge regionale n. 24 del 18 luglio 2008: “Ripresa delle attività sanitarie degenziali dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia, sospesa ai sensi della lettera (f)”. La legge citata reca norme in materia di autorizzazione, accreditamento, accordi contrattuali e controlli delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private. L’articolo 6 si occupa delle mansioni e responsabilità del legale rappresentante della struttura; la lettera (f) della temporanea sospensione di una o più attività per periodi superiori ad un mese e fino a un anno prorogabile, per motivate esigenze, per un ulteriore anno; la lettera (g) la ripresa dell’attività sospesa ai sensi della lettera (f).

Alla comunicazione è allegata l’autocertificazione del presidente CdA, firmata insieme al direttore sanitario Cesare Pasqua, di mantenimento dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi, compreso l’essere in regola con la normativa contrattuale in materia di contribuzione nei confronti dei singoli.
La clinica privata, al centro di una complessa vicenda di accreditamento, cambio di assetto societario e crisi finanziaria, aveva dichiarato ad agosto 2002 la sospensione delle attività chirurgiche per assenza dei requisiti organizzativi.