“Catanzarisima”, un connubio di passioni

Da un’idea creativa e giallorossa del cantastorie Andrea Bressi

Andrea Bressi, ormai noto cantastorie catanzarese ed esperto di tradizioni popolari calabresi, si  mostra questa volta nella sua brillante qualità creativa.  E’ bastato leggere un post che richiedeva di mettersi in gioco nel proporre una  rappresentazione alternativa, al passo coi tempi, delle pupattole quaresimali della tradizione calabrese, ad attivare, al poliedrico menestrello catanzarese la tempesta di cervelli, così da partorire una idea creativa che sposava due sue importanti passioni: quella per le tradizioni locali e l’amore per la squadra del cuore.

 

Proprio in questo periodo in cui l’US Catanzaro è sotto i riflettori della notizia e sta godendo di un importante momento di splendore in seguito alla scalata verso il nuovo girone, Bressi è impegnato attivamente nella documentazione e valorizzazione dei riti quaresimali.

 

Da oltre quindici anni infatti, per tutta il periodo della Quaresima,  si reca nei borghi calabresi in cerca delle “corajisime”  bamboline di pezza esposte fuori dalle abitazioni,  alle finestre o ai balconi, utilizzate un tempo per tenere il computo delle settimane dal Mercoledì delle ceneri fino a Pasqua.  Ai piedi delle pupattole si pone più comunemente una arancia con infilzate sette penne di gallina, tirate via una per settimana. L’ultima determina la fine delle restrizioni quaresimali e annuncia la gioia della Pasqua di Resurrezione.

 

Scorsa settimana, in seguito all’originale e allentante invito, avanzato, con un post Facebook,  dal  etno-fotografo calabrese Domenico Giampà in collaborazione con l’Associazione culturale “A ruga di Davoli” a mettersi in gioco e proporre una corajisima alternativa, se pur Bressi, non si sia mai dimostrato tanto favorevole a contaminazioni e rivisitazioni delle tradizioni, questa volta non è proprio riuscito a contenere e frenare il suo estro creativo.

 

Mancavano orientativamente sette partite alla fine dalla stagione sportiva del Catanzaro Calcio, sette quanto le penne delle corajisime. Il vento catanzarese sventolava intensamente le bandiere giallorosse e allo stesso modo agitava le corajisime appese fuori alle abitazioni di alcuni quartieri catanzaresi e di borghi limitrofi.  Tante similitudini e tante associazioni, e infine il ritrovamento di una stoffa gialla e di dei nastrini rossi in uno scatolone hanno dato vita alla “Catanzarisima” una “corajisima” giallorossa con simboli sportivi che sono andati a sostituire gli elementi della tradizione:  un mini pallone di calcio al posto della arancia, e sette bandierine giallorosse al posto delle penne di gallina.

Generico marzo 2023

E mentre domenica,  i tifosi catanzaresi festeggiavano il pareggio della partita Catanzaro- Pescara e l’ormai indiscussa salita in B,  Bressi posava per il ritrattista Giampà,  nell’Auditorium San Nicola nel centro storico di Davoli, in occasione dell’iniziativa Corajisima 2.0, con una vivace camicia rossa, uno sfavillante papillon giallo e la sua “Catanzarisima”  originale trovata e rappresentazione alternativa, apprezzata dai presenti!

 

Per chi volesse saperne di più sulla tradizione delle pupattole quaresimali in Calabria, Andrea Bressi, il cercatore e ricercatore catanzarese di corajisime, vi da appuntamento a Maida (CZ) alla riapertura della mostra “Da Carnevale a Pasqua” alla riscoperta dei riti quaresimali,  a partire dalle ore 18;00 del Venerdì 31 marzo presso il Museo della Civiltà Maidese.