Ghion ha detto sì, il Catanzaro sorride

Il centrale mantovano convinto dai giallorossi. Decisivo il forcing di Magalini nelle ultime ore. Battuta la concorrenza forte del Pisa

Di nuovo insieme, ancora per un anno. Ha sciolto le riserve Andrea Ghion rompendo quella stasi che si era venuta a creare conseguentemente all’inserimento del Pisa nella trattativa per il rinnovo del prestito tra Sassuolo e Catanzaro e dicendo nuovamente si ai giallorossi, a Vivarini, a quel palcoscenico che la scorsa stagione lo ha consacrato e che fremente in questi giorni ha atteso che tutti i tasselli andassero incastrandosi nuovamente per riabbracciarlo.

Decisive sono state le ultime ore con il forcing del diesse Magalini andato a bersaglio quasi contemporaneamente al via dell’evento di presentazione dei calendari. Così se a Como il Catanzaro ha tracciato il suo percorso nella futura B, a Mantova invece è riuscito a mettere sotto braccio una volta per tutte il suo play dalle uova d’oro: quel centrale giunto ragazzetto un’estate fa con la raccomandazione di trattarlo bene da parte neroverde, trasformato in perno maturo e punto di forza nel giro di pochi mesi di apprendistato.

Riportarlo a casa è stato tutt’altro che semplice alla luce degli argomenti utilizzati da Aquilani dal punto di vista tecnico e dal Pisa da quello economico; ma ci si è riusciti al di là del ritardo che lo farà giungere in città solo domani, a raduno scattato, e questo è l’importante. La formula sarà ancora quella del prestito secco.

OBIETTIVI – Salgono dunque a cinque le operazioni di mercato concluse dalle aquile che in precedenza si erano già assicurati – con modalità contrattuali tra loro differenti – Veroli, Pompetti, Oliveri e Krastev. Spuntato anche il nome del centrocampista classe 2000, ci si concentrerà ora sugli altri capitoli aperti in attesa di poter sciogliere l’altro nodo forte di questa sessione – guarda caso anch’esso con il Pisa di mezzo ma non solo – che è Bianco.

Il giovane gigliato figura tra i convocati per il ritiro viola e si confronterà con i dirigenti della Fiorentina prima di prendere una decisione che potrebbe portarlo al “Ceravolo” così come all’ “Arena Garibaldi” o al “San Nicola” di Bari tanto per dirne tre. I fari restano accesi anche su Keramitsis che sarebbe un tassello in più per la difesa mentre una piega negativa pare aver preso l’operazione Manzari con il sorpasso deciso dell’Ascoli nella corsa ed una chiusura che – a meno di rilanci – potrebbe anche avvenire in giornata.