Gioia Catanzaro sui titoli di coda. Vivarini: ‘Punti a casa e cresciamo”

Il tecnico giallorosso dopo il successo dei suoi: «C'era stato fatto un torto importante: bravi a rispondere sul campo». Lucarelli recrimina «Mi sarei arrabbiato anche in caso di pareggio...»

Più informazioni su

Palla da una parte, portiere dell’altra. Chissà come sarebbe esploso il “Ceravolo” se quel fatidico minuto ottantanove, con Vandeputte sul dischetto e Iannarilli spiazzato, fosse scoccato nel suo cuore anziché lontano quattrocento chilometri, in una landa desolata con luna park alle spalle chiamata “Via del Mare”.

Chissà che tuono, che boato, avrebbe accolto il gol della vittoria delle aquile anziché l’esultanza di solo cento tifosi sugli spalti che nemmeno le voci del campo – bontà sua – è riuscita a coprire in diretta TV. Mai lo si saprà.

Ed è qualcosa che un po’ macchia la bella serata vissuta del Catanzaro e che in parte infastidisce pure come evidenziato al termine della gara contro la Ternana da mister Vivarini.

«Ci è stato fatto un torto importante sotto l’aspetto calcistico ma rispettiamo le regole – l’esordio in sala stampa – Mancando il pubblico potevamo incontrare difficoltà sul piano dell’entusiasmo, invece i ragazzi hanno ovviato a questo con la prestazione giusta.

C’era pure la paura che ci si potesse accontentare del pareggio ma abbiamo messo in campo le nostre armi cercando di essere propositivi nel gioco ed alla fine è venuto fuori un risultato più che meritato».

Un risultato raggiunto anche sudando e soffrendo a tratti, dimostrazione di quella che sarà la via obbligatoria quest’anno in cui partite semplici davvero non se ne troveranno. «Siamo riusciti a vincere ma è stata dura; ci prendiamo i tre punti che sono molto importanti ma dobbiamo stare attenti: il gol preso, per esempio, potevamo evitarlo».

Non è un errore dire che rispetto alla Cremonese molte più energie fisiche sono state impegnate e bruciare: questo perché i rossoverdi hanno «lavorato in maniera semplice ma molto efficace, facendo fare lunghe corse» e nel confronto la loro «forza fisica importante è uscita tutta»:

«Quando è andata in svantaggio ha alzato il pressing e a noi è mancata un po’ di sicurezza nel venire fuori per un tratto – ha analizzato Vivarini – poi abbiamo rimesso a posto posizioni e giocate e riguadagnato campo. Chi è entrato è stato bravo, ha dato nuova energia. Sono contento di tutta la squadra. D’Andrea prende la copertina perché è stato bravo nell’occasione del rigore: con quel guizzo ha dimostrato di avere gamba».

FERE DOMATE – L’unico a non essere contento a partita terminata nell’impianto salentino ha finito per essere il tecnico delle fere Lucarelli per il quale «entrambi i gol incassati sono da considerarsi ingenuità» della propria squadra: «Mi sarei arrabbiato anche se fosse finita in pareggio – le sue parole – Al netto che il Catanzaro non ha rubato nulla ed ha approfittato delle nostre sbavature per vincere.
Resta un grande rammarico per quanto fatto: non avevo mai visto il Catanzaro sbagliare così tanto in costruzione, vuol dire che l’avevamo preparata bene».

Letale la disattenzione su un fallo laterale senza pressione e poi la sbavatura forse più grande che ha portato al fallo in area su D’Andre. Per gli umbri l’obiettivo stagionale sarà salvarsi il prima possibile – «siamo una squadra giovane, assemblata in poco tempo» – il Catanzaro invece, a giudizio di Lucarelli «potrebbe rappresentare la sorpresa dell’anno con il suo impianto collaudato e gli innesti mirati».

Più informazioni su