“Catanzaro Nostra”, un premio a chi sostiene la cultura diffusa della città

Conferenza stampa di “Italia Nostra”. La cerimonia il 21 marzo al San Giovanni

“Non è detto che sia un caso, che la prima edizione del “Premio Catanzaro Nostra” si tenga in corrispondenza dell’equinozio di primavera. Ma non è neanche detto che il 21 sia proprio la data esatta dell’equinozio di marzo, perché oramai, insieme alle stagioni notoriamente non più le stesse, è cambiato un po’ di tutto. Di sicuro è che alle 18 del 21 marzo nella Sala Gissing del San Giovanni la sezione catanzarese di Italia Nostra consegnerà i riconoscimenti che il direttivo ha inteso conferire tra quanti, nel corso del 2023, hanno affiancato l’associazione nella sua attività e comunque si sono distinti per l’impegno speso in favore dell’ambiente, del paesaggio, delle tradizioni, dell’architettura storica di Catanzaro.

Generico marzo 2024

“Italia Nostra – ha detto stamattina in Sala Concerti di Palazzo De Nobili Elena Bova, presidente della sezione territoriale – è un’associazione nazionale, forse unica paladina dell’attuazione dell’articolo 9 della Costituzione della Repubblica che impegna la comunità a promuovere la cultura tutelando le nostre bellezze, da quella paesaggistiche a quelle storiche e monumentali. A Catanzaro e nel territorio circostante abbiamo a cuore la tutela e la valorizzazione dei beni comuni, il paesaggio insieme alle tradizioni storiche della città, che sono il patrimonio più importante che abbiamo. Abbiamo istituito un premio che si chiama ‘Catanzaro Nostra’, per sottolinearne l’appartenenza alla città, l’amore che noi  portiamo verso di essa, perché nell’opera che quotidianamente svolgiamo per adempiere ai nostri compiti e per onorare i nostri principi abbiamo avuto accanto alcune persone che si sono distinte nell’anno 2023  per avere in vario modo contribuito chi a tutelare la bellezza del paesaggio, chi a riconoscere con atti concreti meriti ad artisti della nostra città, chi a tutelare la bellezza e la storia delle nostre antiche arti, chi da giovane si impegna alla tutela dell’ambiente e per i diritti civili, chi ricorda con arti visive le nostre tradizioni, chi c’è stato accanto per assisterci nelle nostre battaglie civili, per esempio gli avvocati che ci hanno supportato nel difendere la scuola della Maddalena dalla demolizione”.

Generico marzo 2024

“Il premio  – spiega Aldo Ventrici che della sezione di Italia Nostra è vicepresidente – si struttura in diverse sezioni secondo il tipo di tutela esercitata, tipologia contemplata nel nostro statuto. Le sezioni riguardano arte cultura tradizioni spettacolo ambiente, tutte materie legate alla città di Catanzaro e in ciascuna di esse abbiamo individuato persone, che naturalmente non fanno parte del nostro direttivo, che operano in città che hanno agito per la loro promozione e pertanto meritevoli di riconoscimento pubblico. Lo scopo è anche quello di ampliare la platea delle persone interessate a creare cultura diffusa, cosa per la quale ciascuno può contribuire. Finora – ha considerato ancora Ventrici – la nostra associazione è forse poco conosciuta, è uno dei temi di cui discutiamo spesso nella nostra sezione. Abbiamo poco appeal presso la cittadinanza, forse perché ci siamo mossi senza grosso clamore in ambiti spigolosi con azioni insistenti verso l’Amministrazione comunale, verso la Soprintendenza con la quale abbiamo avuto anche momenti di attrito. Certo curiamo anche l’aspetto della convivialità, con gite e cene sociali, ma fondamentalmente svolgiamo lavoro duro nei vari ambiti. In particolare, ma non solo, premieremo anche alcuni legali proprio perché hanno restato gratuitamente la oro assistenza, ben sapendo che una sezione territoriale come la nostra non dispone di capitali sufficienti a sostenere le spese dei ricorsi, che ormai sono tanti, a iniziare dalla Maddalena, o per il riconoscimento del valore storico della Caserma Triggiani che nel frattempo ne era stata dichiarata priva pur trattandosi  un monastero del XVI secolo, ora ci stiamo occupando dell’Ospedale civile vecchio, monastero di Sant’Agostino del XVI secolo, curiamo la tutela di interi quartieri della città per i quali stiliamo relazioni che mandiamo alle sedi competenti, siamo sati anche auditi in Commissione parlamentare sul ponte di Messina, insomma è un’attività corposa, densa di significato. Perciò ringraziamo chi ci sta vicino gratuitamente”.

Del direttivo della sezione di Italia Nostra fanno parte anche Marisa Gigliotti e Maria Teresa Lavitola, intervenute brevemente per rimarcare il carattere annuale del premio, chi vuole essere premiato per il corrente 2024 si sia da fare, e anche per suggerire un altro degli scopi del premio: “Un modo anche per risvegliare il poco interesse che c’è in questa città, in una cittadinanza un po’ sonnolenta, un po’ pigra, che poco si interessa ai problemi, a iniziare dal centro storico e dalla sua salvaguardia. La nostra battaglia è spesso solitaria”. “Sì, è vero – ha confermato Elena Bova -. Le battaglie spesso rimangono isolate. Vorrei che lo stesso orgoglio civico che c’è per il calcio ci fosse per i beni comuni in cui viviamo ogni giorno. Le rinascite non possono essere affidate alle sole amministrazioni ma devono avere protagonisti i cittadini, ciascuno per il suo”.
Nessuna anticipazione sui premiati. Si è accennato ad appartenenti al mondo forense. E anche a un consigliere regionale, ma non per ragioni politiche di parte. Il toto nomi è aperto.