Trasferita da Catanzaro a Lamezia, una dipendente Asp ricorre al Tribunale del Lavoro ma “le vengono negate le carte”

La denuncia e la diffida dell'avvocato Francesco Pitaro

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    Non solo e’ stata improvvisamente trasferita dall’Asp dall’ufficio personale di Catanzaro ad altro dipartimento con sede in Lamezia Terme, per cui è stata costretta a ricorrere al Tribunale del Lavoro per il tramite dell’avv. Francesco Pitaro, ma l’Asp di Catanzaro con Nota a firma del commissario Battistini ora ha pure negato alla stessa lavoratrice l’accesso alle carte. Per questa ragione ieri la lavoratrice ha notificato con l’avv Francesco Pitaro, che rende noto la circostanza in un nota stampa “un atto di diffida trasmesso pure al Commissario per il piano di rientro. Si legge nella diffida DELL’AVV Francesco Pitaro:

    “ Che con istanza del 3/7/2024 la lavoratrice, per il mio tramite, con allegata procura ad agire, dopo essere stata illecitamente trasferita, ha chiesto all’ASP di Catanzaro le carte necessarie al fine di potersi difendere ed al fine di capire chi sia e come sia arrivata la nuova collaboratrice amministrativa nell’Ufficio Personale dell’ASP di Catanzaro senza alcuna esperienza in quell’ufficio e che è stata mantenuta nel detto Ufficio a danno della povera e incolpevole istante;

    Che, per tutta risposta, li Commissario Straordinario con la nota che si riscontra ha respinto la richiesta di accesso ritenendo, in modo manifestamente infondato e pretestuoso, che la stessa sia inammissibile, perché non sottoscritta dall’istante (!!!); che trattasi di risposta diretta unicamente ad impedire illegalmente e illecitamente alla lavoratrice , che ha già subito ingiusti danni, di poter acquisire le carte a cui la stessa ha pieno diritto di accedere; che, infatti, l’identità della lavoratrice è stata accertata dal sottoscritto procuratore a cui la stessa ha conferito l’incarico, attraverso la procura ad acquisire le carte che è stata autenticata dal sottoscritto procuratore; che, del resto, l’ASP Catanzaro già in altre occasione e con richieste svolte dal sottoscritto procuratore con le stesse corrette modalità ha permesso, così come dovuto, l’accesso ai documenti; che, pertanto, è evidente che, nel caso che occupa, si vogliano nascondere le carte alla lavoratrice ed impedire che si faccia luce su chi sia arrivato nell’Ufficio personale e sulle modalità di arrivo nell’Ufficio personale:

    Che, infatti, l’istanza di accesso è stata svolta regolarmente e secundum ius e nel caso che occupa il Commissario straordinario sta negando illegalmente le carte per finalità che non sono connesse all’esercizio del suo ruolo gestionale/amministrativo; che l’ASP è un ente pubblico e gli enti pubblici devono uniformarsi al principio di trasparenza e devono aprire gli uffici soprattutto a chi, come nel caso che occupa, ha, secundum legem, un pieno diritto di acquisire le carte; che è davvero intollerabile che il Commissario straordinario dell’ASP impedisca a chi ha pieno diritto di poter acquisire carte e documenti; che, in merito all’illegale ed illecito trasferimento, la lavoratrice ha già proposto azione giudiziaria dinanzi li Tribunale del Lavoro di Catanzaro; che la negazione illegale delle carte sarà portata a conoscenza anche del Tribunale del lavoro oltre che dellaProcuradellaRepubblica; che il presente atto è trasmesso anche al Commissario per il piano di rientro per la Sanità della Regione Calabria affinchè lo stesso abbia contezza di come nell’ASP di Catanzaro si negano illegalmente e pretestuosamente le carte in violazione del diritto di accesso agli atti di cui alla L 241/90”.

    Nell’atto DELL’AVV Francesco Pitaro si chiude diffidando “lI Commissario Straordinario dell’ASP Catanzaro, Antonio Battistini, a voler, entro e non oltre QUARANTOTTO ORE dal ricevimento del presente atto, dare seguito all’istanza di accesso agli atti della lavoratrice del 3/7/2024, che è corretta e svolta secundum ius, e consegnare alla stessa le carte e i documenti richiesti senza ostacolare in alcun modo li diritto di accesso agli atti. Il presente atto è trasmesso anche al Commisario ad acta per il piano di rientro della Sanità della Regione Calabria affinchè abbia contezza del presente caso e della negazione illegale delle carte. Con riserva, in caso di omessa consegna tempestiva delle carte, di depositare un esposto querela alla Procura della Repubblica per il reato di omissione ed ogni altra ipotesi di reato rinvenibile nel caso de q

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