Tim Robbins al MGFF: “La nostra esibizione sarà un omaggio al mio ‘angelo’ Hal Wilner” foto

Il premio Oscar ai giovani calabresi professionisti del cinema: "Non accettate un no come risposta"

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Le star americane sono artisti a tutto tondo, capaci di reinventarsi sempre ed ottenere successo in tutti gli ambiti in cui si cimentano. Quest’ultimo è certamente il caso di Tim Robbins, attore premio Oscar, sceneggiatore, regista e performer musicale statunitense. Robbins, che riceverà la colonna d’oro realizzata dal maestro Spadafora, si esibirà il prossimo 2 agosto nella cornice del Magna Graecia Film Festival con la Rogues Gallery Band. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi quest’oggi nella sala verde della Cittadella Regionale “Jole Santelli” di Catanzaro, dopo esser stato introdotto dalla giornalista Silvia Bizio, l’artista ha ripercorso la sua carriera, soffermandosi sul rapporto con la musica.

Generico luglio 2024

“Il mio interesse per la musica ha origini molto lontane – esordisce il premio Oscar – perché ho iniziato a suonare all’età di 8 anni. I miei genitori erano entrambi musicisti ed hanno trasmesso questa passione sia a me che ai miei fratelli”. “Con la carriera d’attore che prendeva quota – aggiunge – questo amore ha continuato a vivere nell’ombra ma ho sempre scritto musica. Nel 2009, in un periodo difficile del mio percorso, ho deciso di registrare tutti i brani che avevo redatto e tenerli per me. Al funerale di Robert Altman, (celebre regista, attore e sceneggiatore statunitense, ndr) il mio music supervisor Hal Wilner l’ha scoperto e mi ha spinto a lanciarmi in questa nuova sfida. Con la Rogues Gallery Band, nel 2010, abbiamo inciso un album e fatto un tour, esibendoci anche in Italia a Ravello e Spoleto”. “Quando sono stato invitato al Magna Graecia Film Festival da Silvia Bizio – racconta – le ho chiesto se potevamo esibirci, dopo diversi anni d’inattività anche a causa della pandemia, per rendere omaggio al mio ‘angelo’  e grande amico Hal, che è scomparso a causa del Covid”.

Prendendo spunto dal film “Le Ali della Libertà” che compie trent’anni, non è mancato, inoltre, il rimando all’impegno di Robbins nelle carceri. Con il gruppo di teatro sperimentale “Actors’ Gang”, l’artista ha sempre cercato di sottolineare la condizione in cui versano i detenuti negli Stati Uniti. “Per anni – spiega il regista – abbiamo portato avanti un programma di volontariato senza sostegno governativo. Ora, finalmente, vediamo qualche cambiamento, ma la strada è ancora lunga”.

Alla domanda su temi politici, considerando l’attuale campagna per le elezioni presidenziali negli USA, lo sceneggiatore ha scherzosamente risposto che “dopo i 65 anni ha deciso di ritirarsi dal fare campagna elettorale”.

Riferendosi, infine, ai giovani calabresi che si affacciano al mondo del cinema, ha dichiarato: “Auguro loro buona fortuna, gli consiglio di seguire il proprio cuore e di non accettare un no come risposta. Devono essere forti ed al contempo umili, senza atteggiarsi a fare gli esperti, perché gli esperti non esistono”.
“Fate film – conclude – senza chiedere il permesso”.

Il direttore artistico del MGFF, Gianvito Casadonte, ha infine elogiato la qualità della musica folk del performer e della sua band, affermando: “Ho assistito alle prove e vi assicuro che sarà un’esperienza unica. È un grande onore avere in Calabria un artista di tale calibro”.

 

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