Nuova giunta, Celia: “Non c’è più tempo da perdere per realizzare il vero cambiamento”

"La città non farà più sconti a nessuno e, da consigliere comunale, sarò il primo ad esigere un cambio di passo"

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    “Con l’insediamento della nuova giunta Fiorita si é aperta una nuova fase politica da cui la città si attende una vera svolta. I primi due anni e mezzo di amministrazione sono andati in archivio senza essere riusciti finora a realizzare quell’idea di cambiamento che aveva ispirato, fin dall’inizio, la nuova guida politica di Palazzo de Nobili. Nessuno ha la bacchetta magica, ancor di più se si eredita una macchina burocratica che, gradualmente, ha perso sempre più pezzi e ingessata in diversi settori a causa delle ristrettezze finanziarie”.

    Lo afferma, in una nota, il consigliere comunale Fabio Celia: “Quello che si chiedeva e si chiede al sindaco Fiorita è di non indietreggiare rispetto all’esigenza di voltare pagina e di operare mostrando una netta discontinuità politica. Da uomo di sinistra ho appoggiato il suo progetto politico proprio perché convinto che a Catanzaro fosse finalmente arrivato il momento giusto, inaugurando una nuova stagione dopo i disastri del ventennio precedente.

    Arrivati a metà mandato, ora non c’è più tempo da perdere. Occorre mettere a terra i progetti avviati e lavorare sul territorio per dare quelle risposte che la gente si attende da noi.

    Le periferie, il centro storico, le attività produttive, il verde e la manutenzione ordinaria sono gli ambiti dove bisogna agire in via prioritaria per ridare slancio all’economia e ai servizi.

    Altrettanto importante andare avanti sui grandi progetti, su questo punto la riconferma delle deleghe all’Urbanistica e alle politiche del mare alla vicesindaca Giusy Iemma è sinonimo di garanzia su temi come il Psc, il Porto e il rilancio della Marina. La città non farà più sconti a nessuno e, da consigliere comunale, sarò il primo ad esigere un cambio di passo che si manifesti in un rapporto più diretto e costruttivo con il territorio”.

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