Foce del Corace, una riserva naturale che si arricchisce di nuove presenze avifaunistiche

Nei periodi di intensa migrazione si registrano interessanti avvistamenti: tra questi anche quello dell'Airone bianco maggiore

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Non succede molto spesso che dallo stesso centro cittadino si possa assistere ad uno spettacolo particolare, di cui si vorrà parlare.

Generico settembre 2024

Mignattaio

 

Non si può certo immaginare che questo “spettacolo” riguarda la natura e le sue variegate forme esistenti, infatti, annualmente accade che nel quartiere lido di Catanzaro nei pressi della foce del fiume Corace, che costeggia l’abitato, si possano registrare nei periodi di intensa migrazione, interessanti e straordinari avvistamenti di uccelli. Non è la prima volta che ci si sofferma sulla corposa avifauna che la foce ospita, costituendo una importante area di sosta e di approvvigionamento trofico.

 

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Pantana

Chi si inoltra per una passeggiata sul lungomareStefano Pugliese” si accorgerà che, dallo stesso, si possono avvistare le diverse specie di uccelli che vi stanziano, uno spettacolo, come detto, molto particolare, poiché riguarda soggetti di grande interesse contemplando, periodicamente, anche nuovi e significativi avvistamenti.

 

La foce del Corace resta un punto di passaggio per diverse specie di uccelli che si accingono a intraprendere le consuete traversate, tuttavia, non manca quell’avifauna “stanziale” che nidifica e che fa della foce il proprio habitat naturale. La folta vegetazione di questa splendida area accoglie, a partire dalla fine di agosto, molte specie di uccelli migratori a lungo e medio raggio, soprattutto acquatici, cosa che accade in tantissime foci dei fiumi calabresi. A tale proposito un valido supporto sarà dato dall’esperto ornitologo Mimmo Bevacqua, che già altre volte ha dato ampia spiegazione sulle specie migratorie esistenti alla foce, avendone monitorato le presenze.

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Garzetta

 

“Il Corace – dice infatti Bevacqua – è ormai conosciuto come importante area di sosta per molte specie, sia migratrici che svernanti, come il raro “Fratino”, già altre volte segnalato”. “In questo periodo – aggiunge – le recenti osservazioni segnalano la presenza di specie che negli anni stanno aumentando come numero di individui. Ieri, ad esempio, sono stati avvistati ben venti soggetti di “Airone bianco maggiore”, oltre alla Garzetta e all’Airone Cenerino che risulta essere quasi stabile”. Dunque, un numero veramente corposo, ammirarli resta sempre uno spettacolo di rara bellezza.

“Fra queste specie – dice ancora Bevacqua – non mancano quelle più interessanti, come il bellissimo Mignattaio, la Pantana e il raro Piovanello tridattilo.

 

Si aggiungono, fra quelli che sostano in questo periodo, anche piccoli Passeriformi, fra cui il Luì verde e una specie di interesse comunitario, come l’Averla piccola”.

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Luì Verde

La foce del Corace racchiude un microcosmo eccezionale, un vero paradiso per il birdwatching, includendo tantissime varietà che altre volte sono state citate come il Falco di Palude, l’Avocetta, il Totano Moro e i “Limicoli”, così denominati poiché si nutrono del “limo”, particolare sostanza nutritiva di cui il Corace è ricco.

 

Tuttavia l’elenco si potrebbe ulteriormente arricchire perché le specie di passaggio e stanziali che vi soggiornano, sono innumerevoli, una indicazione venne data con apposita cartellonistica dall’Associazione Kalabrian h2o, infatti, non si era presupposto che in quella parte dell’alveo fluviale poteva sussistere un regno quasi paradisiaco.

 

A fronte di ciò si è sempre ribadito un concetto fondamentale che fa riferimento alla salvaguardia del luogo che, spesso, è diventato sede di piccole discariche, danneggiando l’habitat naturale a cui sono abituate tutte le presenze faunistiche. Importante, dunque, la tutela dei luoghi che vede, in questi contesti, l’attuale degrado dei fiumi con l’inquinamento, con i dissesti idrogeologici e con la recente “crisi idrica” che ha fatto registrare la diminuzione del numero dei fiumi.

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