Cortometraggio di Muccino, la Regione non paga il saldo ma non si fa risarcire il “danno di immagine”. Ora si aspettano le modifiche alla pellicola

Pubblicato lo schema di proposta transattiva tra la Regione Calabria e la società che produsse il lavoro diretto da Gabriele Muccino

Il cortometraggio “Calabria Mia” che avrebbe dovuto “promuovere” le bellezze della nostra regione aveva fatto discutere già al momento dell’uscita. Ma l’ente  non aveva potuto o non aveva voluto far causa per i contenuti, e forse, la tensione emotiva per la scomparsa del presidente Jole Santelli, aveva fatto desistere gli uffici preposti dal contestare al regista e alla casa di produzione tutti gli evidenti strafalcioni, uno per uno, che in quella pellicola erano contenuti.

(In basso l’annuncio della presentazione del cortometraggio)

Il cortometraggio “Calabria, terra mia” sarà presentato martedì a Roma

E così, la Regione Calabria, pur di rispondere ai mal di pancia popolari aveva citato il regista Gabriele Muccino  accusato dall’amministrazione di aver “anticipato” i contenuti del corto.

Ma nulla da fare, la Regione Calabria si tiene il corto di dubbio gusto artistico , non si fa risarcire un danno evidente di immagine ma non paga il saldo del contratto, accettando che vengano apportate delle non meglio ben specificate migliorie.

(In basso la sintesi di tutte le critiche rivolte al lavoro del regista Muccino)

Si fa presto a dire: “Calabria, terra mia”

La vicenda è riassunta nello schema di proposta transattiva pubblicato sul sito della Regione Calabria.

Il progetto di Muccino di giugno 2020 e l’affidamento del servizio

Con  D.G.R. n. 137 del 15/06/2020, la Giunta regionale ha espresso il proprio apprezzamento in ordine all’idea progettuale di realizzazione di un’opera artistica audiovisiva del maestro Gabriele Muccino, proposta dall’allora Dipartimento Turismo e Spettacolo, demandando al Dipartimento medesimo quanto di competenza.

Con  Decreto Dirigenziale n. 6970 del 2 luglio 2020 si è proceduto all’affidamento del servizio di realizzazione dell’opera artistica audiovisiva, del maestro regista e sceneggiatore Gabriele Muccino alla società Viola Film S.r.l. ed è stato contestualmente assunto l’impegno di spesa.

In  data 28 luglio 2020, rep. n. 7682, è stato stipulato il contratto di appalto per la prestazione del servizio con l’affidataria Viola Film S.r.l., per un valore pari ad € 1.363.198,00, oltre IVA.

La realizzazione del cortometraggio e l’ok del Dec al pagamento della prima tranche pari a € 1.348.498,02, oltre IVA

In esito alla procedura di affidamento, la società di produzione realizzava il cortometraggio dal titolo “Calabria Terra Mia”, trasmettendo il prodotto alla Regione Calabria.

Con verbale acquisito agli atti in data 16 ottobre 2020, il Direttore dell’Esecuzione del Contratto ha accertato, allo stato degli atti, che i servizi di promozione erano stati eseguiti in maniera conforme a quanto previsto dal contratto ed ha conseguentemente approvato il I SAL, nonché i documenti economici ed audiovisivi in esso contenuti, per un importo di € 1.348.498,02, oltre IVA.

Lo spoiler di Muccino e le contestazioni non sui contenuti, ma sulla inosservanza delle clausole contrattuali

Successivamente all’approvazione del I SAL, la Stazione appaltante ha sollevato contestazioni sulla puntuale osservanza di tutte clausole contrattuali, da parte dell’affidataria, per fatti sopravvenuti.

Ne è conseguita una fitta corrispondenza, culminata con una proposta di definizione transattiva della potenziale controversia, avanzata dall’affidataria, per effetto della quale la stessa si è dichiarata disponibile a rinunciare alla propria remunerazione, pari ad € 89.181,18,  obbligandosi ad apportare a proprie esclusive spese, una serie di modifiche ai prodotti realizzati, con correlativo pagamento – da parte della Regione Calabria – del “Corrispettivo ridotto”, pari ad € 1.259.316,84, oltre IVA.

Con nota del 09 aprile 2021, il DEC attestava – rispetto alla proposta transattiva formulata, che in esito alla decurtazione della remunerazione della Viola Film (Producer’s Fee) – gli importi da corrispondere costituiscono “costi da sostenere”.

Il  13 aprile 2021, è stato richiesto all’Avvocatura regionale, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 208 del D.Lgs. n. 50/2016, il rilascio di un motivato parere, in merito alla proposta.

Il giorno successivo , l’Avvocatura regionale ha rilevato un’erronea indicazione nella proposta transattiva, degli importi da corrispondere, che non tenevano conto delle somme certificate dal DEC in sede di verifica di conformità del servizio reso; ha, comunque disaminato l’ipotetico sviluppo della lite che la transazione mira a prevenire, giungendo alla conclusione che il pagamento dei meri costi nella realizzazione del prodotto costituisce condizione essenziale nella definizione del quantum.

(In basso la difesa di Muccino dopo le polemiche)

Muccino: ‘Critiche al mio spot? Non era un reportage, dovevo emozionare’

La Viola film accetta la decurtazione della propria remunerazione per un importo pari a € 89.181,18 e propone le modifiche alla pellicola

La Viola Film riformulava la proposta transattiva, inserendo il corretto importo dei costi sostenuti ed accertati dal DEC, confermando la decurtazione della propria remunerazione e l’apporto delle modifiche al prodotto, a proprie spese.

La modifica  veniva nuovamente sottoposta al vaglio dell’Avvocatura regionale che, con parere espresso in data 16 aprile 2021, dichiarava che “la proposta di transazione, per come riformulata, sembra accoglibile, in quanto l’accollo a parte proponente delle spese per le modifiche proposte, plausibilmente migliorative del prodotto, è certamente un vantaggio per l’Ente,.

La Regione paga € 1.259.316,84, risparmia €  89.181,18, ma del “danno di immagine” subito dalla Calabria neppure l’ombra

Le  parti quindi , tenuto conto delle rispettive ragioni e facendosi reciproche concessioni, hanno stabilito concordemente il pagamento da parte della Regione della somma di € 1.259.316,84, oltre IVA, con correlativo obbligo a carico dell’affidatario di apportare a proprie esclusive spese, una serie di modifiche ai prodotti realizzati, rinunciando  alla propria remunerazione di €  89.181,18

La  Viola Film S.r.l. rinuncia espressamente alla propria remunerazione per la realizzazione dell’opera audiovisiva “Calabria Terra Mia”, pari ad € 89.181,18 e si obbliga ad apportare a proprie esclusive spese, le modifiche ai prodotti realizzati .