Taverna, rinnovati gli organi istituzionali del Museo

Nel piano del Comitato scientifico la mostra sull’arte napoletana del settecento e la costituzione dell’archivio internazionale sull’opera Omnia di Mattia Preti

Il Consiglio comunale della città di Taverna, presieduto dal sindaco Sebastiano Tarantino, ha provveduto al rinnovo degli organi istituzionali del Museo civico con il principale intento di consolidare la valenza culturale dell’istituto e il suo respiro sovraregionale con un’apertura agli atenei italiani ed europei.

In questo senso, il Comitato scientifico del Museo ha registrato l’ingresso degli storici d’arte Giovanna Capitelli (Università degli Studi Roma Tre), Giuseppe Porzio (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) e Keith Sciberras (University of Malta); è stata inoltre confermata la nomina di Bruno Bevacqua (docente di storia dell’arte presso l’IIS “Maiorana” di Moncalieri), alla quale si è aggiunta quella di don Salvatore Scalise(giudice del tribunale ecclesiastico interdiocesano calabro e rettore della chiesa di Sant’Anna a Catanzaro), cultore dell’opera di Mattia Preti. Il Comitato scientifico, presieduto dal professor Giuseppe Valentino, fondatore e direttore del museo, ha in programma a breve un primo incontro operativo per discutere le proposte progettuali su cui impiantare il piano strategico 2022-2025.

Nel corso di quest’anno è prevista l’apertura– più volte rimandata a causa dell’emergenza sanitaria – della mostra La commedia della vita. Temi figurativi nell’arte napoletana del Settecento, curata congiuntamente con la cattedra di Storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.

Nei prossimi mesi è prevista inoltre la costituzione di un archivio internazionale dedicato agli studi scientifici sulla produzione di Mattia Preti, condottidal Museo civico di Taverna e dal Laboratorio di Restauro, conservazione e ricerca – attraverso diverse fasi e collaborazioni – con il fondamentale contributo dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, a partire dal 1997 e fino al 2013. L’archivio raccoglie la preziosa documentazione scientifica, in gran parte inedita, prodotta dai vari cantieri di studiodedicati a molte tra le più importanti opere del Cavalier Calabrese, arricchito da fondi documentali e materiali fotografici di altra provenienza;dopo Taverna, e in vista di una sua più organica condivisione con gli atenei de “L’Orientale” di Napoli e di Roma Tre per la realizzazione di moduli didattici di alta formazione, l’altro polo di questo archivio sarà ilDipartimento di Storia dell’arte dell’Università di Malta, diretto dal professor Sciberras.