Paolo Bonolis e Giovanni Minoli a tu per tu sul palco del MGFF fotogallery

Una chiacchierata tra buoni amici, per scoprire insieme al pubblico i pensieri dell'uomo e conduttore televisivo contenuti nel libro "Perchè parlavo da solo"

Una chiacchierata da buoni amici, naturale, leggera, sincera, quella di ieri sera tra Giovanni Minoli e Paolo Bonolis. La lunga intervista, condotta dal giornalista al conduttore televisivo sul palco del Magna Graecia Film Festival, è stata un’occasione per presentare il libro “Perché parlavo da solo”, in cui il presentatore mette nero su bianco i suoi pensieri in grado di far scoprire scoprire le tante sfumature di vita del Bonolis uomo e professionista del piccolo schermo.

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Perché parlavi da solo? Da piccoli ci hanno insegnato che parlare da soli fosse una cosa da matti?” – ha chiosato Minoli – “Proprio per questo ho deciso di scrivere – ha spiegato Bonolis – per non continuare a discutere tra me e me di certe cose e passare per matto, così ho preferito scriverle.” E dai suoi appunti alla pubblicazione del libro, il cui ricavato delle vendite è devoluto ai progetti Ce. R. S. Onlus, il passo è stato breve.

Uno dopo l’altro, insieme a Minoli, Bonolis ha discusso di quegli appunti davanti al pubblico in ascolto, passando dai suoi programmi televisivi, ai temi di attualità, analizzando il concetto di giustizia e di politica, parlando di famiglia, amore e amicizia, con la naturalezza e la simpatia che da sempre lo contraddistinguono: “Non mi preoccupa quello che viene detto di me ma chi lo dice – ha spiegato – se non ho considerazione di chi parla non mi importa quello che dice. Sono sereno con me stesso e faccio questo lavoro non perché debba entrare nella storia della TV ma perché mi piace e mi diverte.” E il calore che gli ha sempre dimostrato il suo pubblico, dimostra che la gente ha sempre percepito la sua passione per un lavoro tanto affascinate quanto duro, e la sua genuinità  oltre che la simpatia e schiettezza: “Mi sono ispirato a Raimondo Vianello – ha detto – ho sempre apprezzato quel cinismo buono che fa guadagnare leggerezza nei confronti dell’esistenza.”

Nel corso dell’intervista il conduttore ha poi dato voce al Bonolis uomo, a tu per tu con la quotidianità e gli interrogativi su importanti temi di attualità. Favorevole al Green pass?: “Non ho nessuna incertezza sui vaccini, io non so come si fa un vaccino, mi devo fidare della scienza – ha spiegato – il problema di oggi è che parlano tutti ma non c’è nessuno che ascolta, ci chiediamo perché la medicina non è ancora riuscita a risolvere questo problema? Vogliamo tutto e subito. Il Green pass è una strada per vivere con più serenità, se vengono date delle regole è per il bene della comunità.”  Poi sulla società sempre più fluida ha aggiunto: “C’è una nuova divinità, la velocità che non fa altro che farci perdere il senso della necessità della fatica delle cose, e se non facciamo fatica, le cose che otteniamo non hanno valore. La tecnologia oggi aiuta – ha concluso – ma passare dall’uso all’abuso è questione di un attimo, rischiamo di perdere le competenze mnemoniche e relazionali ma soprattutto la possibilità di annoiarci, che è quella che ci rende industriosi.”

Al conduttore televisivo a conclusione dell’intervista sono stati consegnati il Magna Graecia Award e il premio Vigliaturo. Nella stessa serata la Colonna d’Oro del maestro Affidato è andata al regista Peter Greenaway e al giornalista Giovanni Minoli. Sul palco del MGFF sono saliti tra gli altri Jacopo Cubitosi del Giffoni Film Fest e l’artista Saskia Boddeche.