La storia dei borghi calabresi sui murales di due giovani artisti

A Montepaone la rappresentazione del rituale delle lavandaie emoziona ed evoca ricordi

Nella memoria di molti adulti calabresi è impresso il ricordo d’infanzia di quando insieme a nonne, mamme e zie si andava nei pressi delle fiumare per fare il bucato.

Ricordi nostalgici per un passato che non tornerà, pieno di fatica per le donne chine a lavare sulle rive del fiumiciattolo e  di giochi per quei bambini che trascorrevano il tempo vicino ai più grandi, a volte, anche dando un mano. A far riscoprire la bellezza di questo rituale ormai scomparso sono stati Leonardo Cannistrà e Beniamino Cosentino, due artisti che hanno avuto la possibilità di imprimere quei ricordi su un murales. L’idea di portare alla luce gli antichi mestieri di una volta, attraverso delle rappresentazioni artistiche sparse per la città, è stata dell’associazione culturale Ri…vivi…amo Montepaone, che ha permesso ai due artisti di esprimersi al meglio:”Grazie ad Anna Migliano e alla sua associazione siamo stati chiamati a realizzare questo murales che ricorda il rito delle lavandaie di una volta nei pressi dei fiumi – ha raccontato Cannistrà – abbiamo cercato di rappresentare più dettagli possibili per essere fedeli al passato che ha accomunato le vite delle famiglie di tantissimi borghi calabresi”

E a Montepaone superiore il murales “A Fhiumara” ha ricevuto tanti apprezzamenti da parte di coloro che osservandolo hanno potuto ricordare quei momenti di infanzia vissuti nei pressi dei fiumiciattoli e questo grazie alla minuziosa rappresentazione dei dettagli: le donne, i bambini, il ponte, la vegetazione, tutto rimanda alla storia e alla cultura del paese. Per completare l’opera monocromatica e realizzata con pennello, ci sono voluti 5 giorni:”Abbiamo lavorato sodo ma il risultato è visibile a tutti – ha proseguito l’artista – l’opera è molto apprezzata e sta attirando diversi visitatori. Il nostro è un bel mestiere, negli anni abbiamo fatto diverse rappresentazioni e a breve ne faremo altre – ha concluso – nonostante la fatica delle ore trascorse fuori al caldo, c’è la soddisfazione di poter far rivivere la stoia passata dei paesi e dei borghi della nostra Calabria, che calabresi e turisti apprezzano molto.”