Intervista a Luca Vullo, ambasciatore della gestualità italiana nel mondo

Protagonista di due appuntamenti a Catanzaro il prossimo 27 marzo. Parlerà di inclusione, diversità e comunicazione con brio e divertimento

Divertimento, brio, interazione e riflessione: è questo quello che il pubblico catanzarese potrà aspettarsi il prossimo 27 marzo da Luca Vullo, nei due appuntamenti organizzati da Catanzaroinforma.it per il ventennale della nascita del giornale.

Regista, performer, coach di comunicazione, conduttore televisivo, speaker motivazionale e tanto, tanto altro ancora, Vullo è un professionista come pochi, con una straordinaria capacità di comunicare con il pubblico, già pronto a salire sul palco del Teatro Comunale con il talk “All inclusive – Un viaggio nelle diversità dove tutto è inclusivo”, che coinvolgerà alunni e docenti di alcune scuole del capoluogo, mentre il pomeriggio sarà protagonista del seminario dal titolo “La comunicazione gestuale nell’era digitale”, dedicato ai professionisti della comunicazione, ai docenti e, più in generale, a tutti coloro che lavorano in contatto con il pubblico.

Nell’intervista Vullo ci parla un po’ di sé, del suo percorso professionale, dell’interesse per la comunicazione, la diversità e l’inclusione, svelandoci anche quello che il pubblico potrà aspettarsi nei due appuntamenti.

Luca, la tua professionalità spazia in molti campi, ci racconti un po’ di te?

Lavoro da tanti anni con scuole e università. Ho iniziato come docente di corsi sulla gestualità italiana nelle università straniere e poi mi sono occupato di comunicazione non verbale. In tanti hanno apprezzato il mio modo di condurre i corsi e mi hanno chiamato per fare formazione sull’utilizzo del corpo nella relazione con l’altro in prestigiosi istituti stranieri. Mi occupo anche della gestione delle emozioni e dell’intelligenza emotiva che coinvolge il nostro corpo, per Erikson, insieme a Daniela Lucangeli, ho scritto anche un libro dal titolo “Il corpo è docente”. Lavoro con genitori che mi chiedono di insegnare loro qual è il modo giusto di comunicare con i figli e, viceversa, con i figli che vogliono sapere come comunicare con i propri genitori.

Sei un professionista a 360°, con una particolare predisposizione verso la comunicazione, le relazioni e la riflessione su importanti temi sociali, perché hai iniziato ad occuparti di diversità ed inclusività con sempre maggiore coinvolgimento?

C’era bisogno di affrontare il tema della diversità e dell’inclusività in modo più coinvolgente e così due realtà di Cuneo mi hanno incaricato di realizzare due spettacoli: uno sui DSA e l’altro “Senza Freni” sull’ADHD, tematiche centrali sulla neurodiversità, ma non solo,  perché mi sono occupato anche di altre tematiche sociali. Il talk “All inclusive – Un viaggio nella diversità dove tutto è inclusivo”, tocca tutte le diversità, come quelle legate all’etnia e alle disabilità, riflettendo sul concetto di diverso che è sempre stato importante nella nostra società ma che oggi assume una connotazione ancora più particolare. Ho portato questo talk ovunque e sono felice di portarlo a Catanzaro perché è anche la mia città, mia madre infatti è originaria di Gimigliano ed io sono cresciuto tra Calabria e Sicilia. Con lei, voglio aggiungere, ho portato in scena uno spettacolo dal titolo “La voce del corpo”, arrivando fino in Malesia e in Vietnam.

La scuola sta mettendo in campo tante energie per favorire l’inclusione, secondo te a che punto è la costruzione di una vera scuola inclusiva?

Ci sono ancora tanti punti irrisolti, ad esempio, si dovrebbe investire molto di più nella formazione del corpo docente affinché possa essere pronto a capire le esigenze di tutti gli alunni. Spesso sento dire ai ragazzi che sono poco compresi dai loro professori, mentre i docenti si lamentano perché sono pieni di cose da gestire e non riescono a dare la giusta attenzione a problematiche che invece ne meriterebbero tanta. Bisognerebbe considerare molto le soft skills dei docenti: empatia, capacità di comunicare, di motivare, di agganciare l’interesse di ogni allievo sono elementi importantissimi. Fare formazione e mettersi in gioco costantemente dovrebbero essere delle priorità.

Ragazzi e docenti assisteranno al tuo talk su diversità ed inclusione qui a Catanzaro, cosa devono aspettarsi?

Una mattinata divertente. Sicuramente ci divertiremo! Sarà un talk coinvolgente sul tema dell’inclusione e della diversità che tocca tutti a prescindere, nessuno è escluso. Tutti prenderanno parte al talk con giochi ed esercizi coinvolgenti che ci condurranno alla riflessione. “Vuoi vedere che trovo una cosa a cui non sei predisposto ad essere inclusivo?” Questa è la challenge che lancerò a ragazzi e docenti. Sarà una sfida divertente e stimolante per comprendere quanto siamo aperti al diverso.

Nel pomeriggio, infine, farai un seminario su “La comunicazione gestuale nell’era digitale”, in che modo coinvolgerai il pubblico presente?

Anche questo seminario sarà strutturato come un talk interattivo dove affronteremo il tema di quanto sia importante la comunicazione autentica nell’era dell’intelligenza artificiale. Sarà un talk formativo dove parlerò del tema in modo leggero e divertente, sono convinto che questi argomenti possano arrivare meglio attraverso momenti ludici. In questo modo si stimola la mente a fare una riflessione attraverso la risata, la divulgazione scientifica e aneddoti personali.

Il seminario si terrà, dalle ore 16:00, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Catanzaro. L’ingresso è gratuito ma è meglio riservare il posto scrivendo a segreteria@catanzaroinforma.it.

L’evento è realizzato in collaborazione con: Gioielleria Megna, Dolci emozioni, Gourm.Eat, Mastria vending, Fashion Vaper Store, Mc Donald’s, G-Auto, Fisioexpress, Trinken Haus.

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Generico marzo 2024