La Gioielleria Megna omaggia il Principe Fulco Ruffo di Calabria

Il legame è molto stretto non solo con Scilla, ma anche con Catanzaro dove i suoi antenati contribuirono a sostenere l’antica arte della seta   

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    Sono ormai frequenti le visite in regione del Principe Fulco Ruffo di Calabria. In questi giorni è ospite di alcuni eventi organizzati in suo onore e ieri è stato a Catanzaro, nel quartiere marinaro, dove la Gioielleria Megna lo ha voluto omaggiare con due creazioni orafe: un bracciale Boccadamo per lui ed un gioiello del maestro orafo calabrese Spadafora per la moglie Concita Borrelli, giornalista e conduttrice televisiva che a novembre inizierà su Rai2 un programma televisivo.

    Generico luglio 2024

    Il Principe è nipote di Paola Ruffo di Calabria, regina dei Belgi e figlia dell’omonimo Fulco Ruffo di Calabria, aviatore medaglia d’oro nella prima guerra mondiale al quale il Conte vorrebbe che venisse intitolato l’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme, tenendo rigorosamente ferma la denominazione geografica. Già lo scorso mese di marzo, il Principe aveva incontrato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, per illustrare la sua proposta. “Io visito spesso diversi territori – dice Fulco Ruffo – e quando posso mi fa piacere sponsorizzare la Calabria. Quella di intitolare l’aeroporto a mio nonno è anche un modo positivo per farlo essendo stato un aviatore e medaglia d’oro nella prima guerra mondiale”.

    Oltre al Castello Ruffo di Scilla, la storia del Principe si lega anche a quella di Catanzaro: “I miei antenati – dice ancora Fulco Ruffo – hanno contribuito a sostenere l’antica arte della seta”.

    “Una visita prestigiosa quella del Principe Fulco Ruffo di Calabria– ha detto Tommaso Megna, titolare della Gioielleria – che abbiamo voluto omaggiare nel nostro store con dei gioielli, soprattutto con una creazione di una maestranza orafa calabrese, realizzata dal maestro Spadafora, che lega l’arte della nostra Calabria con quella che è la storia dei Ruffo”.

    Presente anche il vicesindaco del Comune di Squillace, Tommaso Cristofaro, che ha colto l’occasione per invitare il Principe nel suo borgo: “Sappiamo – spiega Cristofaro – che la sua famiglia, alla Corte degli Angioini, ha dominato il feudo dal 1200 al 1300. Quindi siamo molto onorati di fargli conoscere la nostra comunità”.

     

     

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