Abramo: subito al lavoro per la distribuzione dei buoni spesa

Mentre è già partita la macchina della solidarietà, in collaborazione con la Protezione civile, sarà cura dell’Amministrazione, nell’immediato, avvisare sulle modalità dell’erogazione agli aventi diritto

Giuseppe Conte ieri sera in diretta televisiva ha “coinvolto” i Comuni, e per essi i sindaci, “sentinelle” e antenne” dello Stato nel territorio, coloro che “meglio conoscono le necessità dei cittadini”, per far sì che i 400 milioni aggiuntivi destinati ai bisogni alimentari delle famiglie in difficoltà raggiungano l’obiettivo previsto: siano cioè di immediato aiuto alle “persone che non hanno i soldi per fare la spesa”.

Parole crude, alle quali guardano con legittima speranza e crescente aspettativa famiglie indigenti o che l’improvvisa crisi economica seguita all’emergenza sanitaria ha gettato nella carenza dei mezzi di sussistenza. Mentre si moltiplicano gli inviti a vigilare sulla destinazione virtuosa degli aiuti.

La parola passa quindi ai Comuni. Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, da subito attiverà il Settore delle politiche sociali al quale, di concerto con la rete del Terzo settore, è devoluto il compito operativo della distribuzione degli aiuti. Certo, nel frattempo, “occorre capire la ripartizione dei fondi tra gli ottomila Comuni italiani – dice il sindaco -, che in parte avverrà in base alla popolazione e in parte in base agli indici di reddito. Ci attiveremo con un incontro con i rappresentanti del volontariato, del Terzo settore e della Chiesa che hanno già un quadro preciso delle effettive esigenze delle famiglie. Certo sarà nostra cura avvisare tutti gli aventi diritto dei tempi e delle modalità di accesso ai sussidi”.

Tempi, ha auspicato il presidente del Consiglio che devono essere immediati, rispondenti a un bisogno che già esiste e si fa strada in una fascia della popolazione. “Voglio comunque ricordare – dice Sergio Abramo – che come Amministrazione, in collaborazione con la Protezione civile, abbiamo già consegnato viveri a 200 famiglie. Così come diversi imprenditori si sono attivati in iniziative solidali. Per ultimo, abbiamo distribuito 2000 euro in dieci parrocchie cittadine, consegnati ai parroci, donazione della Crai Calabria Gruppo Regina”.

Abramo non vuole entrare nelle polemiche subito seguite alle comunicazioni di Conte, in particolare da parte dei governatori di centro destra, sull’entità degli aiuti, indirizzati espressamente alla distribuzione di buoni spesa e, direttamente, di beni alimentari. “Non è il momento delle polemiche –sostiene -. Questi fondi, è vero, non risolvono il problema, ma i 400 milioni sono già un primo passo. Occorre agire subito, attendendo il dispiegarsi sul campo delle misure del “Cura Italia”, in attesa che venga incrementato come previsto dallo stesso governo”.

Sergio Abramo si ritiene soddisfatto del comportamento dei cittadini catanzaresi in attuazione alle disposizioni di contenimento dell’epidemia. Apprende con soddisfazione l’indagine comparsa da qualche minuto sul sito di Repubblica che fornisce dati confortanti sulla diminuzione degli spostamenti da parte della popolazione, basata sulla ricerca di Teralytics. Non è ancora tranquillo, invece, sull’andamento epidemiologico, “soprattutto dopo l’impennata delle positività ai tamponi nelle ultime due giornate. E non lo sarò fin quando non vedrò la curva dei positivi scendere. Si sono evidenziati questi focolai che incidono sul quadro complessivo. Attendiamo la prossima settimana per avere una indicazione più attendibile sull’andamento dell’epidemia”.