Effetto Mario Occhiuto sul Consiglio Comunale di Catanzaro

L’assenza di Sergio Abramo alla convention dell'aspirante governatore diventa un elemento centrale del dibattito del Consiglio Comunale


Senza la vecchia politica, noi ci siamo. Dice Giovanni Merante a Sergio Abramo. Un braccio teso che potrebbe rivelarsi utile al sindaco. Perché i problemi politici interni alla maggioranza ci sono. E, anche oggi, si sono palesati in tutta la loro plasticità. L’assenza di Sergio Abramo alla convention di Occhiuto diventa un elemento centrale del dibattito del Consiglio Comunale. Ed è evidente che la partita delle regionali è centrale, soprattutto, rispetto agli equilibri della maggioranza. Il siluro di Forza Italia non tarda, infatti, ad arrivare. Ha il volto di Roberta Gallo che imputa al sindaco di non averla coinvolto in due attività dell’ente. Ricordandogli, al contempo, che “la vera forza di quest’amministrazione è il gruppo”. E’ evidente che qualcosa nelle ultime ore è andato storto. Perché, a distanza di pochi giorni dall’ultima seduta del Consiglio Comunale, sembra che i ruoli si siano invertiti. Merante apre al sindaco. Gallo bacchetta il sindaco. Nel mezzo restano gli uomini di Aiello. Gli stessi che, a detta della minoranza, stanno nuovamente dialogando con il sindaco unitamente alla Lega.

Ma se Atene piange, Sparta non ride. Sergio Costanzo, nel suo durissimo affondo contro il sindaco, rilancia la candidatura di Nicola Fiorita alla guida del Comune auspicando “una primavera profumata e “fiorita””. Cinque sedie più in là, Roberto Guerriero chiosa: “Se vogliamo una primavera fiorita, dobbiamo prima farla sbocciare”.

Alessia Burdino