La preside Sganga ricorda Raffaele Folino: “Una persona essenziale”

Un pensiero al collega che non c'è più

Il ricordo della preside Maria Rosaria Sganga all’ex collega Raffaele Folino, preside della scuola media Vivaldi.

Il pensiero della morte accompagna tutti noi, inutile negarlo, è parte dei nostri pensieri e della nostra vita che non è avara di preoccupazioni e di gioie.

Tuttavia, imbattersi con Lei, specie quando ci tocca da vicino, non è un semplice pensiero, diciamo che …. ha il potere di non farti dormire e di svegliarti nel cuore della notte con un senso di incredulità, di perdita ma, contemporaneamente,  stranamente,. di forza, forse perché continui, tuo malgrado, a crescere, forse perché, tuo malgrado, aggiungi un sentimento inesplorato alla tua esperienza, forse perché,finalmente, provi il dolore, quella cosa dalla quale tutti sfuggiamo ma che ci aspetta al varco, inesorabilmente.

Questa volta Lei ha colpito vicino, molto vicino. TUTTI. Ha colpito amici e conoscenti, chi Lo ha amato e chi no. Raffaele era una persona speciale, aliena da compromessi di qualunque tipo, direi … ”tutta  d’un pezzo”; incuteva rispetto e timore in ognuno, eppure era tenero con le persone bisognose, senza sentimentalismi e retorica di alcun tipo. Una persona ESSENZIALE. Un uomo giusto, non attaccato al dio denaro, schivo, semplice, sensibile, profondamente buono. Fortunati i suoi amici!!!!!! 

Negli anni felici durante i quali ho avuto l’onore ed il piacere di collaborare con lui, l’ho sentito concedere diritti a chi non ne aveva, difendere i più deboli, contrastare i prepotenti e gli arroganti. Che lezione di vita!! Che stile!!

Amava le persone sincere, percepiva istintivamente le intenzioni di tutti, aveva l’intelligenza intuitiva di dare il giusto peso alle situazioni, il coraggio – ironico a dirlo! – di far rispettare le regole ad ogni costo, la “mosca per il naso” non passava certamente davanti al suo sguardo intelligente.

Sapeva divertirsi. Era sempre se stesso. Un’ anima giovane.

Un modello di vita e nella professione, un grande lavoratore, un sindacalista impegnato, un caro amico al quale potevi confidare qualunque cosa.

Nessuna meraviglia, nessuno scandalo, nessun giudizio – nella sua mente aperta – per chi lo conosceva a fondo.

Difficile incontrare persone di tale essenzialità, tante le comparse nella nostra vita, tanti quelli che vanno e vengono senza che lascino un segno… Facile dimenticarli…

L’ultima volta che lo vidi fu circa un anno fa. Ero reduce, stavolta vincente, dal faticosissimo concorso a dirigente scolastico. Uscimmo a prendere un aperitivo che si prolungò per alcune ore. Lui era felicissimo del mio risultato, mi raccontò molte cose della sua vita professionale, mi diedi consigli preziosi.

Poi… un’ ombra … “Ultimamente non sto molto bene, ho un dolore alla spalla..  ho commesso un’ imprudenza … un movimento brusco”.

E invece…. Fece in tempo a farmi gli auguri per l’anno nuovo. Raffaele, amico mio, amico nostro, ti dobbiamo tanto e tu devi tanto a noi.   Personalmente ti devo l’essere oggi una persona realizzata, ti devo la gioia dei momenti allegri vissuti insieme, le risate e le arrabbiature, tutti i sacrifici fatti insieme per portare avanti una scuola complessa… Ti devo i wathsapp e le barzellette! Ti devo la fatica del 14 agosto 2006!

Come me, molti amici ti hanno amato sinceramente, molti hanno condiviso con te interessi professionali, idee, valori, battaglie, soddisfazioni. Difficile accettare di non vederti più, di non sentirti, di non ricevere un sms affettuoso. Unica consolazione… Un dolce pensiero, un lieve soffio, la sensazione strana di una carezza sulla spalla, il ricordo che mi dice che TU VIVI.

Ciao GRANDE, indimenticabile AMICO vero. Buon viaggio!!!

Alla prossima!  E’  la Legge inesorabile della vita!!