La storica edicola di San Leonardo non c’è più, dal passato riaffiorano le schedine con il Catanzaro in serie A

Si chiude l'attività della famiglia Bifano, un luogo fisico che resterà sempre nel cuore

L’edicola di San Leonardo è stata smantellata. Un pezzo di storia della città che se ne va, con le vecchie schedine che, rimaste “intrappolate” sotto il chiosco dagli anni ’80, ritornano oggi alla luce regalando sorrisi carichi di nostalgia. La famiglia Bifano, titolare della storica attività, nei mesi scorsi ne aveva annunciato la chiusura. Troppe spese e pochi guadagni, in un mercato, come quello dei giornali, rivoluzionato dall’avvento del web e dei social. Il braccio della gru che sradica il chiosco dalle sue radici, nel cuore dei giardini, è l’ultima immagine di una lunga storia iniziata negli anni ’50 con “Pepè” e proseguita fino alla fine dal figlio Gianfranco. Nel mezzo il quartiere ha cambiato completamente volto, sulla scia delle trasformazioni urbanistiche che hanno caratterizzato la città nel Dopoguerra.

Tante generazioni sono cresciute passando da quell’edicola e incrociando lo sguardo sempre cordiale e disponibile dei titolari

“E’ un momento molto difficile – racconta Gianfranco Bifano – sono tornato indietro con la memoria a quando c’era ancora mio padre, l’edicola è stata la storia della nostra famiglia. Avevo 14 anni quando ho preso le redini, ero il figlio più grande. Ringrazio tutti quanti hanno speso belle parole per noi, vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Resta l’amarezza per essere stati lasciati soli, l’amministrazione si è dimenticate di noi come di altre attività storiche della città”. Gianfranco ora affianca i suoi di figli nella gestione di una palestra e si gode felicemente la vita di neo nonno.

San Leonardo senza il suo chiosco, un luogo fisico che resterà sempre nel cuore. Eppure il passato ha voluto fare un regalo sorprendente a chi oggi è passato da quella via.

Non è cosa da tutti giorni raccogliere da terra dei veri cimeli

Qualcuno ha trovato le schedine del totocalcio degli anni ’80 con il Catanzaro in serie A, quando si poteva sognare di vincere contro la Juve e magari fare anche “tredici”. Altri ancora delle vecchie cento lire, e la memoria ritorna ai fumetti comprati da bambino o alla collezione di figurine. E’ passata un’epoca, ma il poter condividere oggi sui social questi regali dal passato saranno un espediente prezioso per tenere sempre viva la memoria.

Catanzaro, chiude la storica edicola dei giardini