Giorni cruciali per la Catanzaroservizi alla luce dei rilievi di Mef e Anac

Se ne è parlato tra capigruppo e sindaco che avrebbe mandato una riservata all’amministratore Feroleto in merito alla gestione dei servizi cimiteriali e alle risorse umane da impiegare

In preparazione del Consiglio comunale che si svolgerà in seconda convocazione il 7 maggio si è tenuta a Palazzo de Nobili la conferenza dei capigruppo. La seduta di venerdì è di quelle importanti, poiché si approva il bilancio di previsione e gli allegati contabili. Ma ci sono anche altri punti in discussione, tra i quali spicca la mozione di impegno verso la vertenza Sant’Anna Hospital-Asp. Su questo e su altro i capigruppo hanno avuto una interlocuzione con Sergio Abramo che ha colto l’occasione per portare a loro conoscenza novità riguardo a diverse questioni che hanno occupato l’agenda nelle settimane scorse. A cominciare dalla spinosa e intricata vicenda che ruota intorno a Catanzaroservizi Spa, la partecipata a socio unico del Comune di Catanzaro.

Nei mesi scorsi, a fronte di una rinnovata propensione ad allargare il raggio d’azione della società in ambiti più redditizi e della volontà di rafforzarne la tenuta finanziaria con un corposo aumento di capitale da parte del socio unico, il management e l’organismo di controllo analogo cui è tenuto il Comune si sono dovuti misurare con i rilievi mossi in successione dal Ministero delle finanze a febbraio e dall’Autorità nazionale anti corruzione a marzo in particolare su gestione e competenze del personale e sulle modalità attraverso cui la società debba ottemperare ai nuovi compiti delineati nel piano industriale in termini di risorse umane. Il nodo da sciogliere, ridotto all’osso, è semplice nell’enunciazione ma complicatissimo nell’attuazione: se ci si debba servire per i nuovi servizi, compresi quelli cimiteriali, del personale interno alla società ovvero se sia più opportuno affidarsi all’esterno, attraverso un appalto di somministrazione di servizi. Il sindaco Abramo propende, anche sulla scorta dei rilievi di Mef e Anac, per la prima soluzione, l’amministratore unico Massimo Feroleto per la seconda, nel convincimento che la somministrazione di lavoro interinale non equivalga a nuove assunzioni.

Ai capigruppo Abramo ha nuovamente esternato la necessità di ottemperare alle prescrizioni che giungono all’Ente dal ministero e dall’Autorità riguardo al personale anche per la sua comprensibile ambizione di non vedersi recapitata una sorta di censura o interdizione proprio al termine del suo lungo cammino di amministratore cittadino. In più, ma questo il sindaco non lo ha detto ai capigruppo, una lettera riservata sarebbe partita dal suo ufficio indirizzata all’amministratore unico, nella quale, oltre a muovere osservazioni sui servizi, in particolare i cimiteriali, si richiede una rivisitazione del piano industriale alla luce di quanto prospettato dai controllori romani. Riservandosi, in sostanza, in base alla risposta che riceverà, di approvare o meno le suddette integrazioni al piano industriale e, con esse, il rinnovo o meno del rapporto di fiducia con il manager Feroleto. L’impressione è che la questione di Catanzaroservizi si stia avviando a una nuova svolta che necessariamente dovrà osservare un cruciale passaggio d’aula. E forse anche più di uno.