L’estate sta finendo: ecco com’è trascorsa nel quartiere Lido

La voce di cittadini e imprenditori tra aspettative disattese e solite problematiche. Il lavoro non è mancato ma per il futuro occorre più impegno e cambiamento

L’estate sta finendo, cantavano i Righeira, e nel quartiere Lido per ristoratori, commercianti, albergatori e cittadini è tempo di bilanci. Tra aspettative disattese, incassi nella media, solite problematiche da affrontare ed emergenza Covid non ancora accantonata, abbiamo sentito la loro voce per a vere un giudizio sulla bella stagione appena trascorsa sulla costa del capoluogo di regione.

Anna De Fazio – Mastro Ciccio beach:”Ci si attendeva un’estate più impegnativa, le aspettative erano diverse”

“Le aspettative erano diverse, ci si attendeva un’estate più impegnativa visto che ormai sapevamo come gestire gli spazi e la clientela, eravamo preparati a seguire i protocolli anti-contagio e dalla nostra parte c’erano i vaccini. Visto il bilancio positivo dello scorso anno pensavamo di poter andare oltre ma il mese di luglio come al solito è rimasto sottotono, poi ad agosto come sempre si recupera. Abbiamo lavorato con i nostri clienti di sempre senza perdite, ma non c’è stato alcun incremento. Un porto funzionante avrebbe potuto fungere probabilmente da stimolo per un aumento delle presenze ma non lo sapremo perché è rimasto fermo. Questo è certamente un neo, perché presentarsi in estate senza il porto in una località di mare, dopo che è stato fatto tanto per averlo, non ha deposto bene. Sulla questione attrattività c’è poco da dire perché c’è ancora il Covid, noi come struttura non abbiamo fatto intrattenimento serale ma anche dal punto di vista dell’Amministrazione non credo che avrebbero potuto fare molto per la questione assembramenti, non si può abbassare la guardia visto che ci sono le varianti, non tutti hanno fatto il vaccino e di buon senso in giro non se ne vede molto. Per il futuro e lo sviluppo del quartiere mi augurerei che ci fosse una maggiore partecipazione dei cittadini, anziché criticare sarebbe opportuno che ognuno si impegnasse un po’ di più.”

Valeria Brienza – Rotart Fashion di Annarita Tiriolo: “Abbiamo lavorato anche con turisti più a luglio che ad agosto”

“Non possiamo fare un paragone rispetto all’estate passata perché abbiamo aperto lo scorso anno ad ottobre ma rispetto anche al periodo di lockdown che abbiamo avuto, abbiamo lavorato parecchio più a luglio che ad agosto. Abbiamo anche potuto constatare la presenza di turisti, molti di ritorno perché emigrati ma, facendo due chiacchiere con alcuni clienti, abbiamo rilevato che alcuni di loro non avevano legami di parentela qui e avevano scelto Catanzaro semplicemente per trascorrere le loro vacanze. Tra le problematiche rilevate anche rispetto al passato? Io abito a Lido a due passi dal negozio, il cattivo odore del depuratore si sente ma quest’anno non è stato così fastidioso rispetto agli altri anni, la mancanza d’acqua fortunatamente a noi non ha creato problemi perché in questa zona non c’è stata carenza. L’auspicio è quello di continuare a lavorare nei prossimi mesi perché i mesi di blocco sono stati tanti e ci auguriamo di non dover nuovamente chiudere.”

Valia Giuseppe – Pescheria Il Ricciolino: “Il quartiere potrebbe offrire molto di più a tutto il capoluogo di regione, ma bisogna risolvere tanti problemi”

“Quest’estate nel quartiere non si è lavorato come lo scorso anno, fino a fine luglio non c’è stato molto lavoro, poi nei venti giorni di agosto si è recuperato ma non come è accaduto nel 2020, quando abbiamo registrato un esubero di lavoro che non ci aspettavamo. Da oltre quarant’anni noi lavoriamo sia con la ristorazione che con i piccoli clienti e quindi abbiamo avuto modo di poter registrare questo dato su entrambi i fronti, la scorsa estate è stata anomala in positivo, questa in linea con le estati precedenti. Nel quartiere c’è la grande pecca del cattivo odore del depuratore, ancora non sembra essere stata trovata una soluzione, e c’è poi la questione porto che ha fatto spostare i suoi fruitori in altre zone. Ci auguriamo che si possano trovare soluzioni per far crescere il quartiere sul mare di Catanzaro, perché potrebbe offrire molto di più a tutto il capoluogo di regione e ai suoi abitanti.”

Francesco  Ferrarello – Presidente di rete Xenia albergatori: “Il lavoro c’è stato ma al di sotto delle stagioni pre-covid. Serve un cambiamento per ripartire bene”

“La stagione appena trascorsa è andata bene oltre le nostre previsioni che comunque, va precisato, erano basse. Abbiamo lavorato di più rispetto all’estate 2020 ma siamo al di sotto delle medie naturali delle stagioni pre-covid. In base ai dati in mio possesso la ristorazione nelle nostre imprese ha lavorato bene sia con turisti che con gente del posto. Per quanto riguarda la promozione del territorio voglio sottolineare che noi albergatori collaboriamo con l’Amministrazione per la gestione della tassa di soggiorno e su questo fronte la sinergia c’è stata, per quanto riguarda gli eventi invece abbiamo avuto come gli altri anni il Magna Graecia Film Festival, che sicuramente è una grande vetrina per la nostra città ma che per il nostro settore a livello di ritorno lavorativo ha ben poco. Il mio auspicio per le estati future è che ci sia un cambiamento in grado di farci ripartire e funzionare bene. A volte nelle stesse categorie di imprenditori ci sono delle invidie e questo rappresenta un freno a mano per la crescita; tra le categorie c’è poi chi si sente tuttologo e pensa di saper fare tutto, serve un cambiamento e per ottenere maggiori risultati anche nella nostra categoria ci vorrebbero più controlli, perché è necessario vigilare che tutte le strutture turistiche facciano bene il proprio lavoro e sappiano accogliere decentemente i clienti, altrimenti se così non fosse sarebbe un danno per tutti.”

Massimo Brignone – Lido Mancuso: “Per la prossima estate non chiediamo l’impossibile ma ordine, pulizia e sicurezza”

“Quest’estate abbiamo lavorato ma sempre con le solite problematiche: se non c’era il vento di ponente il mare era sporco con conseguenti lamentele da parte dei clienti, controllo del territorio pari a zero, a giugno abbiamo chiesto all’Amministrazione la possibilità di avere più controllo sul lungomare ma non si è concretizzato nulla. Abbiamo avuto la presenza di turisti soprattutto di ritorno ma non c’è stata una programmazione turistica adeguata e anche per questo noi abbiamo deciso di chiudere i primi di settembre. C’è stato anche il problema della raccolta dei rifiuti del fine settimana, che noi abbiamo dovuto stivare perché la domenica tutti gli impianti di raccolta sono chiusi e questo è inconcepibile in una regione con tantissimi chilometri di costa. Il nostro augurio è che le cose possano cominciare a funzionare meglio, dovremmo ripartire dalle cose basilari: ordine, pulizia e sicurezza, e poi un minimo di programmazione di eventi perché un solo festival non ci porta beneficio.”

Mario Badolato cittadino e “custode” del laghetto del lungomare: “Si potrebbe fare tanto per rendere le nostre estati più appetibili, abbiamo bisogno di gente nuova e nuove idee”

“Da cittadino mi sento di dire che in quanto a servizi anche quest’estate non abbiamo avuto granché: la pulizia del lungomare c’è stata ma non come avrebbe dovuto essere fatta, i cestini dei rifiuti in alcune zone non sono delle dimensioni sufficienti e spesso sono stracolmi, c’è poi l’incuria da parte della gente, piccolezze che potrebbero fare la differenza. Si potrebbe migliorare tanto per rendere il nostro territorio e le nostre estati più appetibili dal punto di vista turistico, ma abbiamo bisogno di gente nuova e nuove idee, di amore per la nostra terra per portare qui qualcosa in più. Ogni mattina sono sul lungomare nei pressi del laghetto, che da libero cittadino ho deciso di curare, lavo e spazzo l’aiuola frequentata da bambini, mentre le altre aiuole non sono al top, basterebbero del personale da adibire esclusivamente per la cura del lungomare per farlo apparire più curato. Poi che dire, ci vorrebbe l’acqua Santa, a due passi dal mio laghetto c’è la vasca storica del quartiere che andrebbe restaurata, è inutile lasciarla all’incuria. Tutti ammirano l’aiuola che curo, per molti bambini il laghetto è diventato un appuntamento fisso, forse è l’unica attrazione del lungomare e, lasciando da parte gli atti di vandalismo, tutti ne hanno cura.”