Giorno dell’Unità nazionale, il prefetto Cucinotta: “La Costituzione rimane il nostro faro” foto

In piazza Matteotti a Catanzaro la cerimonia per la ricorrenza del 4 novemmbre a cui hanno preso parte le autorità civili, religiose e militari

Si aprono con la solenne cerimonia svolta nei pressi del Monumento ai Caduti, in piazza Matteotti a Catanzaro, le celebrazioni per il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, in occasione dell’anniversario della fine della Grande Guerra.

Generico novembre 2022

Alla cerimonia hanno preso parte le autorità civili, religiose e militari, presenti  all’Alzabandiera e alla deposizione della corona al Monumento ai Caduti da parte del Prefetto di Catanzaro e del Comandante della Legione Carabinieri Calabria. Nel corso della cerimonia è stata consegnata la Bandiera Tricolore Nazionale ad alcuni studenti del Liceo Classico Artistico intitolato a “Francesco Fiorentino” di Lamezia Terme individuato per la circostanza.

“E’ un momento altamente significativo per la nostra Repubblica e per le Forze Armate questa giornata del 4 novembre nei tempi dell’Unità nazionale e del sacrificio che è stato fatto dalle Forze Armate in favore di questa patria e di questa unità nazionale, con tutti i suoi valori che ancora oggi celebriamo”, ha affermato il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta a margine delle celebrazioni.

“Richiamiamo i valori consacrati in una Costituzione che rimane il nostro faro e che oggi simbolicamente abbiamo voluto consegnare con una bandiera al Liceo Classico Artistico di Lamezia Terme – ha detto ancora il prefetto Cucinotta – proprio perché questi valori vengano tramandati e si possano consolidare nel tempo e non vengano dimenticati perché è assolutamente imprescindibile agire nel rispetto della nostra patria e nazione, oltre ai suoi valori costituzionali: libertà, democrazia, eguaglianza”.

“Valori attualissimi che ricordiamo ogni giorno – ha detto ancora -. Siamo ancora in un periodo di guerra che ci attanaglia e non pensavamo di vivere nuovamente nella nostra Europa. Ci auguriamo che, con tutti gli sforzi possibili, si possa arrivare alla pace nel territorio così martoriato dell’Ucraina e ci possa essere uno sbocco perché la situazione è veramente drammatica”.