Fondazione Politeama: è di centoventimila euro il contribuito del Comune

Il bonifico già liquidato servirà pe le attività legate alla stagione 2022-2023

Sta per arrivare nelle casse della Fondazione Politeama il contributo concesso dal Comune di Catanzaro per l’attività istituzionale della stagione teatrale 2022/2023. La determina del dirigente al Settore cultura e turismo Saverio Molica è sull’albo pretorio e porta la numerazione 3176 con data 16 novembre 2022.

L’assegno staccato dall’Ente per il suo più importante, e imponente, istituto culturale è di 120 mila euro. Pochi? Bastevoli ad assicurare la continuità del cartellone, proprio nell’anno in cui cade il ventennale dall’inaugurazione?  Di sicuro non sono mai troppi, perché i soldi spesi in cultura non lo sono mai. Che ci si trovi sul lato parsimonioso della forbice lo ammette lo stesso sindaco Fiorita, più volte attaccato sul punto, in Consiglio e on the road, dall’opposizione, in particolare dai gruppi di Alleanza per Catanzaro e Catanzaro Azzurra che allo scopo hanno anche convocato i giornalisti per dichiarare il loro sconcerto rispetto alle indiscrezioni che fissavano il contributo a centomila euro. L’importo effettivo è un po’ superiore, ma la sostanza non cambia, rispetto ai 400 mila euro che i consiglieri Polimeni e Riccio ritengono l’asticella sotto la quale non si può scendere senza inficiare qualità di critica e richiamo del pubblico.

Il sindaco ha più volte risposto sul punto, anche incidentalmente in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, più compiutamente nei precedenti: “Le criticità legate agli stanziamenti che l’Amministrazione ogni anno garantisce per le proprie partecipate – ebbe a dire in una dichiarazione ottobrina – riguardano anche la Fondazione Politeama la cui programmazione è inevitabilmente influenzata dalla congiuntura economica. Con grandi sforzi sono state individuate le risorse disponibili, per forza di cose inferiori rispetto al passato, con cui salvare parzialmente la stagione e garantire continuità alla macchina organizzativa del Politeama. Ancora una volta, a tenere in piedi la baracca sarà il solo Comune, visto che da diversi anni manca un contributo fisso e adeguato da parte degli altri enti pubblici in qualità di soci. Il Politeama e gli altri teatri storici calabresi avrebbero bisogno di un finanziamento ad hoc restituendo significato alla legge regionale sui teatri”.

Questo è in sostanza il ragionamento svolto dal sindaco che, muovendo dall’incremento a nove zeri del costo delle utenze prefigura “possibili strategie future in grado di assicurare stabilità, autonomia e sostenibilità alla vita del teatro”. Due le strade percorribili: una tecnica, di più lungo ammortamento, l’efficientamento energetico del Teatro grazie ad Agenda urbana. L’altra più prossimale e più consona a saggiare l’efficienza manageriale: “percorrere nuove strade dal punto di vista dell’offerta culturale, intercettando le risorse messe a disposizione dai bandi regionali e nazionali e costruendo nuove reti e partnership con altre realtà del settore”.

Di sicuro, rimane l’importo del contributo, che sarà quello trascritto nelle carte contabili, e che non potrà subire variazioni di sorta, fino all’approvazione del nuovo bilancio di previsione, ad aprile 2023.