Catanzaro: i suoi vicoli, la sua storia. Camminate gente, camminate foto

Presentati al Comune gli itinerari urbani di “Percorso dei vicoli”, iniziativa di Cara Catanzaro e Club Alpino italiano

Andar per vicoli è una gran bella cosa, e chi intraprende questa interessante e salubre attività non intende svicolare, bensì affrontare di petto e con coscienza il tema cardine della vivibilità e sostenibilità del centro storico. Se c’è una sintesi da apporre a sigillo dell’iniziativa, lodevole e accattivante, dell’organizzazione di volontariato Cara Catanzaro, già artefice di molte altre attività che danno decoro alla Città alla quale si richiama, è proprio questa. Un concorso fruttuoso che vede insieme all’associazione fondata da Claudio Pileggi, la sezione catanzarese del Club alpino italiano diretta da Piergiorgio Iannaccaro e il Comune di Catanzaro che ha concesso il patrocinio, grato oltre che gratuito.

Il “Percorso dei vicoli” vuole segnare un itinerario ragionato e conchiuso tra le strette e storte vie di Catanzaro antica, notazione storica che è insieme architettonica e antropologica.

Più precisamente, nelle intenzioni degli ideatori, la Catanzaro medievale e rinascimentale che ha lasciato traccia di sé pur nel continuato servizio reso alla collettività catanzaresi fino ai nostri giorni, sopportandone usi e forse, anzi sicuramente, abusi. Ma alla fine, ciò che rimane è un patrimonio inossidabile di cultura popolare che il Percorso di ripromettere di suggerire ai turisti che finalmente avranno da seguire un itinerario ragionato e, accanto, di ricordare ai residenti un po’ sbadati e un po’ distratti che non sanno di percorrere, pensando alla quotidianità, sentieri di storia, costume e perché no, avventura.

Quanto sia vero questo assunto, di una Catanzaro misconosciuta dai suoi stessi figli, l’ha riferito l’assessore Aldo Casalinuovo che da sempre, da quando percorre con rinnovata lena il dibattito pubblico, insiste nel riportare la meraviglia di chi, capitato sui Tre colli per lavoro o anche per svago, ne assapora per la prima volta la raccolta intimità e l’improvviso slargarsi in spiazzi inusitati come quello del Sole, piccolo ma prezioso gioiello di corte spontanea e non altolocata. L’assessore Antonio Borelli, accanto al collega di giunta, dà un’interpretazione più tecnica, come si conviene a chi tiene le redini comunali del Turismo e delle Attività economiche: parla di trekking urbano e di sostenibilità turistica, ma si intuisce che non disdegnerà di seguire il percorso anche perché, giustamente “camminare fa bene”. E come dargli torto.

Saranno sei le paline che verranno piazzate in punti nevralgici del percorso, ciascuna riportante le note storiche e architettoniche del sito che descrivono, mentre una quarantina le frecce direzionali che indirizzeranno i camminatori sulla retta via da seguire, anche se c’è da rassicurare: nel centro di Catanzaro non si perde neanche un bambino. Si può fare, nel percorso, come fanno gli eruditi con la Recherche di Proust dove si può partire da qualunque punto del romanzo e lo stesso si rimane invischiati nella favola del racconto. Così nel “Percorso dei vicoli”: ci sarebbe un punto di partenza che dal San Giovanni giunge al punto d’arrivo che è sempre il San Giovanni. Ma nulla impedisce di intraprendere l’esperienza da una qualunque delle tappe intermedie: Cocole, Pianicello, Stella, Filanda, Carbone, Bellavista, Carmine, Grecìa, Giudecca, Montecorvino.

Cosa poi ci faccia il Club alpino potrebbe sembrare la cosa più ardua da spiegare, ma soltanto per chi non sa che la Sezione catanzarese dell’ente pubblico non economico ha una sua decennale rappresentanza in città e, nell’offrire la sua collaborazione, ubbidisce a un preciso obbligo statutario, anzi a due: tracciare percorsi nuovi e salvaguardare il paesaggio, sia esso dolomitico o anche soltanto tricollinare.

L’installazione di paline (bilingue, italiano ed english) e frecce direzionali a breve, risolti gli ultimi problemi organizzativi. Ma questione di giorni: Natale è alle porte, meglio farsi trovare preparati. E camminanti.