Nasce il Comitato Catanzaro Centro storico: prima discutere poi proporre

Una sede su Corso Mazzini luogo di confronto: la città è senza regole, occorre ristabilirle

È ai primi passi il “Comitato Catanzaro Centro Storico”, da poco regolarmente costituito e in animo di aprire una sede sociale su Corso Mazzini, tanto per stare stabilmente con i piedi ben piatati sul problema e con la testa pronta a osservare, recepire, dibattere e, infine, proporre. Sono le fasi fondamentali dell’associazionismo attivo e Catanzaro Centro Storico le vuole rispettare in pieno, con il proposito fondamentale di essere non sostitutivi dell’Amministrazione comunale, ma in qualche modo sussidiaria a essa nell’individuare carenze e segnalarle, semmai con l’ambizione di potere proporre all’occorrenza soluzioni che talvolta possono non impegnare finanziariamente le casse pubbliche, o solo marginalmente.

 

“E’ un’Amministrazione che nasce da poco – dice il presidente del Comitato, Pino Grisolia – e pertanto occorre darle il tempo di prendere cognizione dei problemi. Da parte nostra segnaliamo che ci sono e sono tanti: il centro storico negli ultimi anni è stato trascurato, sorte che ha condiviso con le periferie. Per questo ci poniamo il problema del raccordo con gli altri comitati che stanno nascendo o sono già attivi in tutti i quartieri, da Sant’Elia a Lido. Ognuno con le sue particolarità, ma la città è una e occorre dare risposte a tutta quanta”.

 

“Il centro storico deve essere riabilitato – continua il presidente Grisolia -. Il Comitato è aperto a chiunque voglia portare proposte, iniziative, confronto, dibattito, per fare una sintesi da sottoporre all’Amministrazione. I problemi sono tanti: viabilità, corso Mazzini, strisce blu, servizi carenti. A iniziare dall’Amc, è inconcepibile che le pensiline non siano adeguate al riparo degli utenti. Oppure la guardia medica, che in centro non esiste: una vecchietta non può arrivare a Sant’Antonio per una visita alle 10 della sera. Le scuole, è ora che l’Amministrazione comunale si raccordi con quella provinciale per ovviare al depauperamento dell’offerta scolastica in centro. Sul traffico, occorre fare una diversificazione tra isola pedonale e Ztl”.
Rincara la dose Elio Rotundo, uno dei primi associati: “La situazione del centro storico e talmente deteriorata che non può durare. L’Amministrazione nuova è ai primi passi e qualcosa sta facendo, la città comincia a rinascere. Noi vogliamo collaborare, se ce ne danno possibilità”.

 

Al vice presidente Fiore Fragale, che nella vita fa il militare, sta a cuore la sicurezza: “Nelle ore serali e anche nel primo pomeriggio il centro è diventato pericoloso nel tratto da San Giovanni a Piazza Grimaldi, non si capisce perché non ci sono controlli più serrati, si riunisce gente che presa singolarmente è brava ma insieme si ubriaca e diventa pericolosa”.
Sulla movida notturna, un problema distinto da quanto riferiva il suo vice, Grisolia dice: “Ben venga, ma occorre capire che non può essere a vantaggio della sola categoria di ristoratori ed esercenti, che hanno investito ed è giusto che trovino adeguato ristoro.  Ma ci sono da tutelare anche le esigenze degli ottomila residenti che la sera dopo una certa ora non possono rientrare a casa perché si trovano davanti un muro di persone. E c’è il problema della pulizia dopo l’attività notturna. L’esercente deve anche pulire a fine orario, non lasciare tutto all’Amministrazione come succede adesso”.
Il problema generale, dicono concordemente Grisolia e Fragale, e che “questa città non ha più regole. Bisogna ritornare al loro rispetto. E poi, occorre porsi il problema che si pone un residente nei quartieri: perché dovrei andare in centro, dove non trovo neppure un ambiente commerciale favorevole. I commercianti devono essere aperti al confronto senza avere preclusioni di sorta su viabilità e chiusure. Occorre discutere e poi decidere”.

 

Per questo, il Comitato Catanzaro Centro Storico ha in animo di indire pubbliche riunioni a cadenza quindicinale o mensile, la cui sintesi sarà portata a conoscenza dell’Amministrazione.