Caso Pedri, chiesto il rinvio a giudizio per l’ex primario di Trento e il suo vice

La dottoressa 31enne è scomparsa nel marzo di due anni. L'udienza preliminare è stata fissata a fine novembre

La Procura di Trento ha confermato l’accusa di maltrattamenti a carico di Saverio Tateo, ex direttore dell’Unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, e della sua ex vice, Liliana Mereu, ritenuti dai pm autori di atteggianti vessatori nei confronti di ginecologhe e ostetriche del reparto tra cui Sara Pedri, la dottoressa 31enne scomparsa nel marzo di due anni fa, dopo aver rassegnato le dimissioni. L’udienza preliminare, davanti al giudice Marco Tamburrino, è stata fissata a fine novembre.

 

“Speriamo che anche l’azienda sanitaria, la Provincia, le associazioni e sindacati che rappresentano i medici possano essere là e costituirsi in giudizio”, dice l’avvocato Nicodemo Gentile, legale della famiglia di Sara Pedri, che figura assieme ad altri 20 professionisti come parti offese.

 

I due medici si sono sempre detti estranei a qualsiasi tipo di contestazione. L’udienza preliminare si terrà il 24 novembre davanti al giudice Marco Tamburrino.