Una decina le società private interessate a costruire e gestire in concessione il Porto

Si è chiusa oggi la partecipazione all’avviso di pre informazione. Intanto Kpmg redige il piano economico finanziario definitivo

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Sono poco meno di una decina le società private che hanno mostrato interesse a partecipare alle fasi successive di evidenza pubblica per la progettazione esecutiva, esecuzione e gestione del porto di Catanzaro secondo quanto già previsto dall’avviso di pre-informazione del 16 novembre 2023 che a sua volta faceva seguito all’atto di indirizzo della giunta presieduta dal sindaco Nicola Fiorita su proposta dell’assessore alle Politiche portuali Giusy Iemma del 9 novembre verso una forma più sostenibile di partenariato pubblico-privato.

 

L’avviso ha costituito il primo step amministrativo dell’iter che porterà alla pubblicazione del bando di gara, previsto, sullo stesso avviso, al 28 febbraio 2024. La partecipazione prevede necessario espletare un sopralluogo sui luoghi oggetto di gara. C’era tempo entro le ore 12 di oggi 19 gennaio 2024 per presentare richiesta di sopralluogo secondo un programma che sarà successivamente comunicato.

 

L’intervento, ricordiamo, interessa l’intero bacino portuale e contempla sia interventi di completamento delle infrastrutture portuali, sia interventi di edilizia, impiantistici e di riqualificazione estetica e funzionale, riguardanti l’area pubblica (porto turistico – circolo nautico – servizi utenza – piazzale operativo – viabilità);  l’area diportistica (403 posti barca delle due categorie A e B – 1 pontile fisso e 8 pontili galleggianti);  l’area cantieri eservizi (capannone cantieristica e rimessaggio – bunkeraggio); l’area darsena pescatori e unità navali della Capitaneria di porto).

 

Intanto con determina dirigenziale del Settore grandi opere si è affidato a Kpmg Advisory spa il compito di redigere il piano economico finanziario dell’intera operazione che porterà alla fine alla concessione ad operatore privato dei lavori e della successiva gestione. Compito reso più complicato dal protrarsi delle fasi autorizzatorie che hanno trovato soluzione solo a dicembre 2022 con l’ottenimento da parte ministeriale della Valutazione di impatto ambientale, condita da prescrizioni tanto onerose che, insieme al lievitare dei costi delle materie prime, hanno portato a una rimodulazione delle previsioni di spesa. Non sono più sufficienti i 20 milioni di derivazione regionale già stanziati nel Pac 2014-2020, occorrendone altri 15. È aperto il dialogo, in questo senso, con la Regione. “L’obiettivo – dice Giusy Iemma – è trasformare Catanzaro da città con porto a città-porto. Secondo quanto inserito e programmato nel Piano strutturale comunale”.

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