Taverna, esperimento coltivazione frutta tropicale nella Presila catanzarese foto

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Piantumare banane e altra frutta tropicale sulle alte colline della provincia di Catanzaro.
Non è la farneticazione di qualche imbonitore, ma un progetto di coltivazione e produzione di frutti tropicali che sta curando con attenzione e successo l’associazione Meteopresila che opera a Taverna e nei paesi vicini.

L’idea delle banane in collina ha messo radici già nel 2019: la prima fioritura e formazione del casco di banani c’è stata nel novembre del 2022.
Innovazione in agricoltura. A spiegare la finalità di queste parole sono i volontari del sodalizio Meteopresila.

Hanno asserito i componenti dell’associazione: “Utilizzando – argomentano gli associati – tecniche innovative di agricoltura e sfruttando le condizioni microclimatiche favorevoli, siamo riusciti a ottenere una produzione di frutta tropicale di alta qualità in un ambiente non convenzionale. Si spera che questo progetto contribuirà a diversificare l’economia locale, creando opportunità di lavoro e promuovendo la sostenibilità ambientale nella regione. Il tutto ha avuto inizio nel lontano 2019, con l’acquisto di diverse varietà di banani resistenti al freddo.
Dal 2019 al 2021, si è osservata la crescita della pianta, la quale vegetava senza problemi, con una cadenza di circa una foglia a settimana; ritmo che andava diminuzione in autunno, e poi blocco in inverno, quando le temperature scendevano mediamente sotto i 10°C.In inverno le foglie subirono diverse gelature, mitigate da una copertura leggera con uno strato di tessuto non tessuto. La pianta però è riuscita a sopravvivere, e tornare a vegetare e rimettere su il fogliame a partire da Marzo/Aprile. A fine primavera e per tutta l’estate la pianta era pienamente in attività con foglie ampie. Il principale fattore di rischio nella calda estate presilana degli ultimi anni, è stato il vento e la mancanza d’acqua; elementi che ne danneggiano il fogliame e indeboliscono la pianta e di conseguenza la sua capacità di crescita.

Passato il 2021, ed entrando nel terzo anno, la pianta sembra grande a sufficienza da farci pensare che possa dare origine a suo primo fiore.
Proprio nell’autunno 2022 si osservò la prima fioritura.

Purtroppo, per una serie di fattori legati soprattutto alla mancanza di acqua, il casco non riuscì a svilupparsi prima, arrivando solo ad accennare le banane.
Fortunatamente, altri polloni sono nati e cresciuti, pronti per regalarci nuove emozioni. Arriva il 2023 e, il banano dwarf namwah si prepara a regalarci una nuova fioritura, purtroppo sempre in un periodo sfavorevole: fine agosto.

Questo perché per la pianta vuol dire prepararsi ad affrontare il calo delle temperature medie dei mesi successivi, il che va a indebolire la sua capacità di far maturare il frutto. Dopo 9 mesi e in modo inaspettato, il miracolo è compiuto; il casco di banane va in maturazione. Complice uno degli inverni più miti mai registrati, che ha permesso al casco, insieme a tutta la pianta in generale, a superare quasi indenni l’inverno.”
Quando innovazione fa rima con sperimentazione e occupazione: l’associazione Meteopresila indica sentieri mai battuti prima per regalare certezze inattese e inaspettate alla Calabria.

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