“Il mega parco eolico una notizia che sconvolge”

Elena Bova, Presidente Italia Nostra Catanzaro sulla costruzione degli impianti nel Golfo di Squillace

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    “La realizzazione nel Golfo di Squillace del mega parco eolico cosi è stato definito è una notizia che ci sconvolge”. Lo afferma in una nota Elena Bova Presidente Italia Nostra Catanzaro. “I numeri, la grandezza degli aereogeneratori, dei cavidotti nel mare lo scempio di uno dei luoghi più belli d’Italia non sono bastati al ministero dell’ambiente del governo Meloni intenzionato a fare della nostra terra l’hub energetico a solo vantaggio del nord d’italia.

    L’avevamo denunciato alle prime avvisaglie, il comune di Catanzaro si è opposto, altri comuni lo hanno seguito, ma a quanto pare non siamo ascoltati. Abbiamo fatto troppo poco e questa questione avrebbe richiesto e richiede una mobilitazione straordinaria delle cittadine e dei cittadini calabresi. Purtroppo non siamo in Sardegna dove la Presidente Todde in uno dei suoi primi atti ha deciso una moratoria dell’eolico che già tanto ha compromesso la bellezza di quella terra.

    La Calabria non ha la dignità di un popolo che decide del suo futuro, della salvaguardia delle sue bellezze e del paesaggio e ora addirittura del nostro mare che la connota e caratterizza. Siamo già pieni di pale eoliche senza tranne alcun vantaggio e ricordo la consegna da parte di Italia Nostra di migliaia di firme all’ex assessore della giunta Santelli Sergio de Caprio che firmò un atto che  bloccava ulteriori concessioni. Non è questione di colore politico quindi ma di asservimento agli interessi del grande business dell’eolico cui il Presidente Occhiuto sembra essere indifferente.

    Caro Presidente, forse il golfo di Squillace non interessa perché non comprende la provincia di Cosenza ma Lei ha anche la delega all’ambiente e ancora non abbiamo sentito una parola da parte sua e della sua maggioranza regionale. La Regione cosa serve se non difende il proprio patrimonio ambientale e paesaggistico, se non valorizza la dignità e l’autonomia delle proprie genti non svendendole al mercato degli interessi di pochi. La triste verità e che ci considerate ancora come quelli con il capello in mano e noi, solo noi, ne siamo responsabili”.

     

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