Parco Eolico Enotria, per la Cisl Magna Grecia urgente un incontro con tutti gli interlocutori

Gualtieri: «Progetto da approfondire, valutare la compatibilità con la tutela e lo sviluppo del nostro territorio».

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«Il progetto relativo alla creazione del Parco eolico offshore denominato “Enotria” e che riguarda lo specchio di mare antistante diversi comuni del Catanzarese e del Crotonese richiede, da parte di tutti, la massima attenzione ed un grande senso di responsabilità. In questi giorni molti sindaci hanno espresso preoccupazione perché, a giudicare da alcune notizie di stampa, il Parco potrebbe comportare effetti negativi e dannosi per l’ambiente ed il paesaggio.

Sono preoccupazioni che vanno tenute in considerazione per evitare che si ripetano gli errori commessi nel passato nei nostri territori dell’area centrale della Calabria». E’ quanto afferma il segretario generale della Cisl Magna Grecia Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Daniele Gualtieri, che prosegue: «Come organizzazione sindacale riteniamo che di fronte ad una proposta progettuale tanto consistente occorra confrontarsi nel merito del progetto, senza posizioni pregiudiziali. Un confronto che deve avere come obiettivo l’analisi concreta degli elementi progettuali, la valutazione attenta e rigorosa dell’impatto paesaggistico, la richiesta che gli investimenti delle grandi multinazionali debbano necessariamente creare un ritorno economico ed occupazionale per il territorio e per i cittadini. Al netto del contributo positivo ma di ordine generale che gli investimenti nelle energie sostenibili hanno, dobbiamo tuttavia constatare che fino ad ora l’energia prodotta nei nostri territori, e nello specifico tra le provincie di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia avrebbe dovuto abbattere i costi energetici per i cittadini e invece così non è mai stato. Pur sostenendo, dunque, un sacrificio territoriale ed ambientale i risultati e gli effetti benefici non hanno premiato chi quel sacrificio lo ha sostenuto e lo sostiene».

«Come Cisl Magna Grecia – prosegue Gualtieri – ribadiamo dunque che non debbano esserci posizioni pregiudiziali, ma allo stesso tempo riteniamo che vadano innanzitutto approfonditi, con la massima trasparenza e partecipazione, gli studi di impatto ambientale, per comprendere le ripercussioni sull’ecosistema marino e anche, di riflesso, sull’attività peschereccia. E’ un approccio imposto dalle esperienze del passato, da una logica di assoluta ragionevolezza e dal fatto che mai può essere consentito che gli interessi economici di pochi incidano su una risorsa strategica per lo sviluppo del nostro territorio.

Nel nostro territorio la disponibilità, continua, di risorse importanti come il vento ed il sole obbliga tutti a relazionarsi con questi temi in un’ottica di modernità e sostenibilità. Dobbiamo consentire che tutto ciò si trasformi in reddito ed occupazione, prestando la massima attenzione però a non arrecare più alcun danno, attuale o potenziale, ad un contesto ambientale di impareggiabile bellezza. Anche perché si annuncia sul territorio, accanto ad una già significativa presenza, la costruzione ed installazione di altri parchi eolici che suscitano più di una preoccupazione, l’ultimo in ordine di tempo quello previsto nel cuore delle Preserre tra i Comuni di Torre di Ruggiero, Chiaravalle, Petrizzi ed Argusto.

In ragione di ciò riteniamo utile ed essenziale procedere con cautela e nello specifico del Parco eolico offshore “Enotria”, crediamo sia urgente e non rinviabile un incontro con tutti gli interlocutori, i soggetti coinvolti, le istituzioni, per approfondire il progetto, valutarne la compatibilità con il preminente interesse della tutela e dello sviluppo del nostro territorio. Approfondire, dialogare e discutere è dunque la strada maestra per evitare, lo ribadiamo, il ripetersi di errori ed andare incontro, e magari fugare, le legittime preoccupazioni espresse dalle istituzioni locali e dalle comunità interessate».

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