Ventiquattro anni fa la tragedia del Camping “Le Giare”, commemorare per non dimenticare le 13 vittime foto

A ricordare la tragedia anche il presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco: "Ci sono dolori che non possono spegnersi"

Più informazioni su

Nella notte tra il 9 e 10 settembre del 2000,  13 persone morirono per lo straripamento del torrente Beltrame che inghiottì il Camping Le Giare, a Soverato.

L’esondazione del torrente fu provocata da un’alluvione dovuta a due giorni di pioggia battente. Il camping,  nel greto del corso d’acqua, ospitava una cinquantina tra operatori dell’Unitalsi di Catanzaro e disabili.

Morirono Ida Fabiano, Serafina Fabiano, Mario Boccalone, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e Vinicio Caliò, quest’ultimo custode del camping. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Oggi la commemorazione sul luogo della tragedia, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, proprio nei pressi delle stele posata negli anni scorsi in ricordo delle vittime.

A ricordare la tragedia anche il presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco. “Ci sono dolori che non possono spegnersi, che il tempo non cancella e che si ripresentano ogni volta puntuali, vivi e intensi. Ci sono fatti e circostanze che segnano per sempre la comunità e chi, quei fatti e quelle circostanze, ha vissuto direttamente o indirettamente, guardando negli occhi la tragedia”.

“Soverato, Catanzaro, il nostro tratto di costa jonica, la gente che ci vive, non dimenticheranno mai quel dieci settembre del 2000. Mai potremo dimenticare i tredici morti del camping Le Giare, le dodici bare – perché un corpo non è stato mai più recuperato – gli amici che non ci sono più e quelli che insieme a tanti altri volontari si sono sfiancati per ore spalando il fango, scavando a mani nude, per strappare una speranza alla distruzione e al disastro”, dice ancora Bosco.

“Questa sera tutto questo sarà testimoniato nella fiaccolata che attraverserà il centro storico di Catanzaro, promossa dall’Unitalsi, dall’Arcidiocesi e dall’Amministrazione comunale. Sarà reso l’omaggio composto che si deve alla memoria di quei morti. E il dolore si ripresenterà puntuale e vivo, reso ancora più acuto dalla consapevolezza che le lacrime non potranno colmare né il vuoto lasciato dalle perdite, né quello provocato da una giustizia negata a chi desiderava la serenità di una semplice vacanza ma venne inghiottito da un buco nero su cui nessuno ha saputo fare luce”, conclude il presidente Bosco.

Più informazioni su