Protezione e dignità per le persone affette da demenza, una casa all’Umberto I

Inaugurato il nuovo Centro Diurno della Ra.Gi. destinato al supporto per le persone anziane fragili

“Esistono momenti nella vita che racchiudono una gioia così intensa da essere quasi indescrivibile. Quei momenti in cui un sogno che ha accompagnato ogni nostro passo, ogni nostra fatica e speranza, diventa realtà”. Le parole della presidente dell’Associazione Ra.Gi, Elena Sodano, riecheggiano tra le sale dell’Umberto I in occasione del taglio del nastro del nuovo Centro Diurno della Ra.Gi., un faro di speranza e supporto per le persone anziane fragili della città.

L’apertura di questo centro, dedicato a coloro che vivono con Alzheimer e altre demenze, rappresenta un traguardo fondamentale nella costruzione di un sistema di cura più umano e inclusivo. “Dopo l’apertura della CasaPaese per demenze di Cicala, un modello unico di assistenza, questo nuovo centro segna un ulteriore passo avanti per l’intera comunità,” ha sottolineato Elena Sodano, presidente della Ra.Gi.

“Entreremo nel nuovo centro diurno, lasciando a malincuore il vecchio spazio che ci ha accolto per dieci anni – ha aggiunto la presidente -. Tuttavia, ogni momento di crescita è legato a un abbandono. Era necessario ingrandire i nostri spazi per offrire maggiori opportunità di espressione ai pazienti e un supporto differenziato alle famiglie”.

 

Il nuovo centro non è solo un luogo di cura; è un ambiente pensato con cura e attenzione, dove ogni stanza racconta una storia di dignità e rispetto. “Noi ci prendiamo cura – ha spiegato Sodano -. Il “prendersi cura” va oltre la malattia: implica un’attenzione complessiva alla persona, ai suoi bisogni emotivi, psicologici e sociali. In questo contesto, l’Alzheimer è una malattia del cuore, oltre che della mente”.

La presenza del Centro Diurno nel Centro Storico di Catanzaro non è casuale. “Questo territorio rappresenta un’estensione della cura, un potente strumento terapeutico”, ha spiegato ancora. La bellezza del paesaggio, l’architettura storica e le tradizioni locali offrono alle persone affette da demenza l’opportunità di riconnettersi con i propri ricordi e la propria identità, stimolando un senso di appartenenza che la malattia spesso tenta di spezzare.

L’inaugurazione ha visto la partecipazione di figure importanti, tra cui l’assessore alle Politiche sociali, Nunzio Belcaro, che ha dichiarato: “Una grande notizia per Catanzaro. Finalmente inaugurato il centro diurno della Ra.Gi, un tassello della Rete Multidisciplinare a supporto della fragilità anziana della città. Questa iniziativa è un esempio perfetto di collaborazione tra amministrazione pubblica e terzo settore.” Belcaro ha anche evidenziato il significato simbolico della data: la Giornata Mondiale dell’Alzheimer.

 

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa: “L’inaugurazione del Centro Diurno a Catanzaro è un passo importante per garantire protezione e dignità a persone affette da demenza, spesso relegate ai margini della società.”

Anche l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago, ha condiviso la sua benedizione per il progetto, sottolineando l’importanza di creare spazi di accoglienza e di relazioni significative per le persone fragili. “Santo Padre, noi ci siamo”, ha affermato con emozione, ricordando il valore della comunità e della collaborazione in questo percorso.

Presenti, tra gli altri, la prof.ssa Angela Sciacqua, direttrice della scuola di geriatria dell’Università Magna Grecia, e i responsabili dei Centri Diagnosi e Cura Demenza dell’Asp di Catanzaro, Pietro Gareri e Roberto Lacava, che hanno testimoniato l’importanza del lavoro multidisciplinare in questo ambito.

Il nuovo Centro Diurno della Ra.Gi. è più di un semplice spazio di assistenza; è un luogo dove la comunità si unisce per prendersi cura, un luogo dove la fragilità anziana viene trattata con il rispetto e la dignità che merita. È un sogno che si realizza, un passo avanti verso un futuro migliore per tutti.