Padre Vittorino Serrao: un uomo che si è donato al Signore attraverso l’esempio e la musica

Ultimo saluto alla chiesa del Conventino

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Era il 19 marzo 2024 e, di fronte alla comunità del “Conventino” di Catanzaro che lo ha accolto dieci anni fa e all’arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago, Padre Vittorino Serrao festeggiava gioiosamente i suoi 60 anni di sacerdozio. Oggi, a distanza di poco più di sei mesi, la stessa comunità si è riunita per dargli l’ultimo saluto. Come un fulmine a ciel sereno, nella giornata di ieri, il sacerdote francescano ha lasciato la vita terrena per iniziare a godere della luce eterna del Signore, al quale si era sempre donato.

“Era un uomo buono, – racconta Francesco, un parrocchiano del Conventino – sempre disponibile ad ascoltare il prossimo e capace di colpire al cuore delle persone con le sue omelie dal significato profondo”. “Ci mancherà il suo sorriso che si poteva scorgere quando lo s’incontrava per le strade del quartiere San Leonardo o durante le confessioni, – aggiunge Federica, un’altra parrocchiana – che sapeva dare conforto anche senza parlare”.

A salutarlo, inoltre, sono accorsi tutti i confratelli dei Frati Minori che, durante il suo percorso, l’hanno potuto conoscere ed apprezzare per le sue doti, non solo umane e spirituali ma anche musicali. Su questo ed altri aspetti, come fatto nel corso dei festeggiamenti del suo 60° anniversario di sacerdozio, si è soffermato Padre Mario Chiarello, Ministro Provinciale dei Frati Minori di Calabria. “Chiunque lo abbia conosciuto – esordisce Padre Mario – l’ha apprezzato per la sua mitezza e per la sua capacità di cercare il volto di Dio in ogni singola persona incontrasse”. “La musica, in questo cammino, – aggiunge – è stata una parte molto importante, specialmente quando ricopriva il ruolo di organista in Vaticano. Oggi, voglio nuovamente paragonare la sua vita, come feci lo scorso 19 marzo, a uno spartito musicale che, con i suoi alti e bassi, ha generato una melodia straordinaria. Questa melodia, ieri, non si è interrotta, ma continuerà a riecheggiare nel ricordo di ciascuno di noi”.

Al termine della celebrazione, la salma è stata portata in spalla dai frati, tra la commozione generale, verso il carro funebre che la condurrà al Santuario “Ecce Homo” di Mesoraca, dove si terranno nuovamente le esequie, nel pomeriggio odierno, prima della sepoltura.

Un atto importante e significativo per rendere l’ultimo saluto ad un uomo ed un confratello che difficilmente verrà dimenticato dalla sua comunità.

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