La voce di Simona Molinari incanta nel magico scenario della Scogliera di Pietragrande

Chiusura da applausi per Jazz on the Rock

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Lo scenario magico della Scogliera di Pietragrande ha visto chiudersi ieri la prima edizione di Jazz on the rock con il concerto di Simona Molinari, una delle voci più raffinate del panorama italiano che, sul palco a due passi dal mare, non ha tradito le attese davanti ad un pubblico numeroso e partecipe.

La scommessa di una nuova rassegna, ideata da Gregorio Aversa con la direzione artistica di Andrea Porcelli, ha centrato il suo obiettivo di dare una nuova veste ad uno dei luoghi più suggestivi della costa ionica che resiste allo scorrere del tempo mantenendo intatto il suo fascino. Una sensazione che, evidentemente, ha coinvolto anche la Molinari che, supportata da una solida band, ha trascinato gli spettatori in un viaggio tra le sue canzoni fatto di incroci e contaminazioni di stili, tra jazz, soul, pop, bossa nova.

Generico agosto 2024

Un concentrato di quelli che la cantante definisce tempi densi della vita: l’innamoramento, la passione, gli inganni, il disincanto, l’impegno. Da Egocentrica fino ai successi di La felicità e In cerca di te, passando anche per Mister Paganini di Ella Fitzgerald, il recente tributo a Mercedes Sosa, la voce più potente e ascoltata del Sudamerica, e alla canzone napoletana, tra l’inedito Nu fil’e voce, scritto da Bungaro, e l’intensa rilettura di Caruso di Lucio Dalla.

“La variante del pubblico rappresenta per me il musicista in più e qui ho incontrato uno scenario magico e tante bellissime anime”, ha commentato Simona Molinari al termine del live.

In una contemporaneità segnata dalla ricerca quasi esasperata dei like, la cantante non ha mai messo da parte la propria identità: “Bisogna sempre tenere in mente il motivo per cui si sale sul palco, non cercare la popolarità a tutti i costi ma, piuttosto, usarla per continuare a fare questo mestiere tutta la vita.

Il mio ultimo disco l’ho realizzato contro tutto e tutti, è stato un altro step evolutivo nella convinzione di voler superare le mode, i numeri e le classifiche”. In questo cammino, la Molinari ha scelto anche di cantare in napoletano: “Ho voluto riavvicinarmi alle mie radici, a Napoli esiste un grande fervore artistico che, rispetto ai cliché, ha meno popolarità”. A voce alta e testa dritta, gli auspici per il futuro sono ben chiari: “In questo momento, il mio sogno è non perdere mai l’entusiasmo o cadere vittima del disincanto. Io vado sempre dove mi porta il cuore e posso annunciare che il 13 settembre prossimo uscirà un nuovo rifacimento sempre in chiave elettro pop jazz”.

Chiusi i battenti per un’edizione numero zero partita col botto, l’appuntamento con Jazz on the rock è alla prossima estate per dare ancora nuova luce alla Scogliera.

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