Si è svolta ieri l’Assemblea aperta del Circolo PD CZ Ovest: “Staremo in mezzo alla gente”

È stata individuata la criticità del rapporto con i più giovani e la necessità di riuscire a coinvolgerli nella intensa attività culturale della città

Esprimiamo la grande soddisfazione che la composizione dei presenti sia stata esattamente quella che avremmo voluto: cittadini, qualche dirigente di partito, molti amici e compagni che non vedevamo da tempo, i rappresentanti di Associazioni della città erano largamente presenti.

Noi – si legge in una nota del Circolo Pd Cz Ovest a firma di Lino Puzzonia – volevamo infatti non una riunione “liturgica” sull’analisi del voto, ma un incontro e un confronto tra tutti coloro che in questa città ritengono di poter avviare un modo diverso di fare politica, orientato al bene comune e alla capacità di proposta in vista non solo delle scadenze congressuali ma delle scadenze cittadine che potrebbero essere non troppo lontane.

È stato sottolineato che l’elezione al Consiglio regionale di Libero Notarangelo rappresenta l’individuazione di uno strumento di trasmissione della discussione “aperta” del partito e le istituzioni regionali, così come il rapporto con la pattuglia di oppositori in consiglio comunale deve esserlo con quelle cittadine.

È stata individuata la criticità del rapporto con i più giovani e la necessità di riuscire a coinvolgerli nella intensa attività culturale della città, dalla letteratura alla musica a quella per il mantenimento del patrimonio monumentale, paesaggistico e storico del capoluogo.

Catanzaro – prosegue la nota – è stata per troppo tempo dimenticata dalla politica, anche a sinistra, e oggi diventa terreno di scontro di una destra capace solo di cercare la sopravvivenza dei suoi protagonisti, come le vicende comunali delle ultime settimane stanno mostrando a tutti.

Costruire un progetto con la collaborazione di tutti, razionalizzare l’utilizzazione degli spazi presenti in città per le strutture sanitarie ma anche per l’accoglienza dei giovani universitari nel centro storico, migliorare la mobilità per superare il disagio di una città diffusa, impedire l’ulteriore spoliazione culturale e amministrativa.

E principalmente stare in mezzo alla gente: è quello che faremo.