Seggi, c’è la nuova Commissione elettorale di Catanzaro: adesso la nomina degli scrutatori

Eletti i due consiglieri di minoranza Palaia e Belcaro e uno di maggioranza Costa che, insieme all’assessore Lobello procederà alla designazione

Dopo le dimissioni di Andrea Amendola, Eugenio Riccio e Antonio Ursino oggi il Consiglio Comunale ha scelto la nuova Commissione elettorale che sarà composta da Nunzio Belcaro, Lorenzo Costa e Daniela Palaia: due consiglieri di opposizione e uno di maggioranza. Eletti anche i componenti supplenti Renda, Talarico e Consolante. La votazione si è svolta secondo regolamento a scrutinio segreto ed è stata preceduta da una breve introduzione ai lavori da parte del presidente dell’Assemblea Marco Polimeni che ha proposto un minuto di raccoglimento in memoria delle recenti scomparse di esponenti politici cittadini, tra cui l’architetto Pino Casale, apprezzatissimo consigliere comunale della prima Repubblica.

I componenti della nuova Commissione elettorale, i tre nominati dal Consiglio e l’assessore alle politiche demografiche Alessandra Lobello, potranno adesso procedere alla designazione del piccolo esercito di scrutatori. Da indiscrezioni ricevute si apprende che lo faranno nell’arco delle 48 ore concesse dalla prefettura prima dell’apertura del procedimento d’ufficio che comporta l’attuazione dei poteri sostitutivi dell’organo di governo. Pericolo scongiurato, frutto di un lungo lavorio, interno ai gruppi consiliari e alle coalizioni in lizza compresi i candidati a sindaco, durato l’intera giornata di ieri e proseguito nella mattinata odierna, fino a pochi minuti dall’inizio della seduta odierna convocata in via d’urgenza con l’unico punto all’ordine del giorno subito discusso e archiviato.

Essendo 92 le sezioni cittadine, e quattro gli scrutatori da nominare per ciascuna di esse – la novantatreesima, quella mobile, non prevede l’esercizio dello scrutatore – occorre arrivare a nominare ben 368 scrutatori, esercitanti nella domenica 12 giugno e nel lunedì successivo, giorno di scrutinio per le amministrative, le funzioni di pubblico ufficiale. Dovranno essere compresi negli albi appositamente aperti dai Comuni e periodicamente aggiornati. Insieme ai titolari la Commissione deve provvedere alla nomina di altrettanti supplenti. La nomina di segretario e presidente delle sezioni elettorali è di competenza della Corte d’Appello.

Come ampiamente riportato, il criterio da adottare per la nomina è stato il motivo per il quale i consiglieri componenti la precedente commissione hanno rassegnato le dimissioni. La legge prevede che le designazioni degli scrutatori avvengano con criteri discrezionali e con voto unanime. I commissari possono decidere anche di procedere con sorteggio, se unanimi nella scelta. I tre commissari precedenti, Andrea Amendola Eugenio Riccio e Antonio Ursino, che avevano espresso preferenza per la nomina diretta, al momento della loro nomina rappresentavano maggioranza e opposizione secondo le proporzioni previste, per le dinamiche interne al Consiglio oggi fanno parte della maggioranza. Intanto su sollecitazione di Libera, i candidati a sindaco avevano sottoscritto l’indicazione per il sorteggio degli scrutatori, sulla scorta di quanto già sperimentato nel 2017. Ma non ripetuto, ad esempio, per elezioni regionali successive. I tre commissari dimissionari hanno frapposto le ragioni della legittimità della loro scelta per la nomina. I contrari, i fautori del sorteggio, hanno dato priorità invece alle ragioni dell’opportunità, ritenendo che la particolarità delle elezioni comunali, con l’alto tasso di partecipazione diretta da parte dell’elettorato passivo, suggerisse quest’ultima soluzione.

Da quel che si evince, si andrà adesso verso il sorteggio, come suggerisce la parità raggiunta tra le componenti della Commissione elettorale, due della maggioranza – l’assessora Lobello e il consigliere Costa – e due della minoranza – i consiglieri Belcaro e Palaia. Una soluzione che intesta politicamente alla minoranza la paternità del sorteggio e le eventuali incongruenze evidenziate in caso di impedimenti non giustificati da parte di qualche nominato, e che in qualche modo toglie dall’imbarazzo i componenti dimissionari della precedente commissione elettorale, schierati per la nomina diretta e pertanto non perfettamente allineati con quanto sottoscritto, tra gli altri, dal loro candidato di riferimento, Valerio Donato. Il quale, per dire il vero, non aveva mancato nei giorni scorsi, di fare sue le perplessità prima riferite in caso di impedimenti i dinieghi successivi ala nomina degli scrutatori. La speranza da parte di tutti è che, una volta esaurite le schermaglie polemiche le operazioni di voto possano aprirsi e svolgersi nella maggiore serenità possibile. Anche perché gli adempimenti da attuare ancora sono tanti e tutti necessari. Ricordiamo, in ogni modo, che la scelta del metodo di nomina da parte della commissione elettorale deve comunque essere non solo condivisa ma unanime.