Dipartimento provinciale giustizia di FdI commenta i primi passi dell’Esecutivo Meloni

Materasso: "Meloni-Nordio sul Consiglio dei ministri decisivi su ergastolo ostativo e riforma Cartabia"

“Come dipartimento provinciale giustizia di FdI, accogliamo con grande favore i primi passi tracciati dal primo Consiglio dei Ministri, in materia di giustizia”. A sostenerlo è l’Avv. Cesare Materasso, che guida sul tema il dipartimento provinciale di FdI. “L’effetto Meloni-Nordio sul Consiglio dei ministri, in tema di giustizia ha fatto due passi decisi: il primo sull’ergastolo ostativo e il secondo sulla riforma Cartabia”, prosegue Materasso.

“A nostro avviso – si legge ancora nella nota – finalmente si occupa di Giustizia chi ha lavorato in un ufficio giudiziario realmente e chi ascolta gli operatori di diritto prima di attuare riforme di legge. Questa è la inversione di tendenza sostanziale, che questo Dipartimento Giustizia di Fdi vuole evidenziare con il presente articolo- prosegue l’Avv. Materasso. Il ministro della giustizia, Carlo Nordio, sull’ergastolo ostativo ha, infatti, chiarito che il governo ha accolto l’indicazione della Corte Costituzionale, evidenziando come la norma non compromette la sicurezza e la certezza della pena, ma si tratta di un adeguarsi alle indicazioni della Corte e di recepire l’indicazione data dal precedente Parlamento che all’unanimità l’aveva proposto questa modifica”.

“Accogliamo anche con grande favore – prosegue sempre il dirigente Avv. Materasso – il rinvio disposto di alcuni pezzetti della riforma Cartabia, in tal modo si è recepita la sofferenza, reale ed oggettiva, che tutte le procure avevano manifestato, ovvero l’impossibilità pratica di adeguare la loro operatività alle risorse disponibili. La normativa rinviata va nella giusta direzione ma dal punto di vista pratico sarebbe stato impossibile garantire i flussi informativi che la norma stessa prevede, con un personale già in sofferenza. Era oggettivo, come precisato anche dal Presidente Giorgia Meloni, che nelle more dell’applicazione di questa norma si rischiava che una serie di detenuti uscissero dal carcere. Il rinvio, in modo sensato è andato di pari passo con la nomina di una task force composta da tutti i dipartimenti coinvolti, per appontare norme transitorie e/o correttivi alle norme della riforma.

Infine, secondo noi del Dipartimento Provinciale Giustizia il terzo aspetto che è stato affrontato, con piena capacità conoscitiva e buon senso, è stato quello di una distonia tra novazione normativa sui reati procedibili d’ufficio e a querela. Infatti, la gran parte dei furti, ad esempio, è procedibile d’ufficio, di conseguenza molti di questi sono stati soltanto denunciati dalle vittime che non hanno proposto una querela. Ma ora questi reati diventano procedibili a querela e così facendo molti sono diventati improcedibili. Anche per questo aspetto, il nuovo Governo ha preso posizione, venendo incontro alle richieste degli uffici giudiziari, ed entro la fine di dicembre sarà posto certamente rimedio anche a questo. Dunque, riteniamo che i primi passi mossi da questo Governo in materia di Giustizia, evidenziano un fondamentale cambio di passo molto diverso rispetto a prima e molto incoraggiante, tra chi varava riforme senza ascoltare gli operatori del settore e che mai aver operato realmente in un ufficio giudiziario e chi non solo ascolta ma, altresì, dirige il Dicastero dopo essere stato operatore qualificato per quarant’anni in una Procura”.