Occhiuto e Fitto: avanti tutta su infrastrutture e coesione

Incontro trilaterale tra Regione, Governo e Parlamento europeo: alla Cittadella la Commissione per lo sviluppo regionale di Bruxelles

Assaggio di Parlamento europeo alla Cittadella regionale di Catanzaro. L’occasione è stata di quelle rimarchevoli, ovvero da segnare con l’evidenziatore sul calendario degli impegni istituzionali. Al dodicesimo piano si sono ritrovati due vecchia amici, il presidente della giunta reginale della Calabria Roberto Occhiuto e il neo ministro per gli Affari europei, la Politica di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.

Generico novembre 2022

Insieme hanno accolto, così si dice con una punta di ossequiosa pomposità, la delegazione di parlamentari europei guidata da Younous Omarjee, presidente della Commissione per lo Sviluppo regionale del Parlamento europeo, in gergo brussellese Commissione Regi, e composta da altri parlamentari europei tra i quali il nuovo entrato Denis Nesci che subentrerà allo stesso Fitto, dal momento delle dimissioni annunciate in seguito alla sua nomina ministeriale. Il neo ministro era proprio componente della stessa Regi e proprio in questa funzione aveva immaginato, insieme al presidente Occhiuto, una visita in Calabria della Commissione, normalmente composta da 43 elementi. Nessuno dei due aveva però messo in conto l’eventualità poi avverata della chiamata di Fitto da parte di Giorgia Meloni in un dicastero chiave per lo sviluppo del Mezzogiorno e della Calabria in particolare. Tanto meglio, naturalmente, considerando che “l’obiettivo di questa visita – ha detto ai giornalisti il ministro – è dare questa Commissione un’idea delle grandi potenzialità ma anche dei grandi problemi e delle grandi criticità che ci sono in questa regione”. «L’Italia – ha aggiunto Fitto – è la maggiore beneficiaria delle politiche di coesione da parte dell’Unione europea e al tempo stegola realtà che vive con maggiore difficoltà l’utilizzo di queste risorse. La Calabria è una regione che ha queste potenzialità ma che assume in sé anche queste contraddizioni e queste enormi criticità. La Calabria è stata scelta anche per sottolineare lo sforzo importante che il governo regionale e il presidente Occhiuto stanno portando avanti, con un’interlocuzione decisiva per la prospettiva futura».

Domani la delegazione europea  effettuerà una visita al Porto di Gioia Tauro, progetto infrastrutturale cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e parleranno anche con i rappresentanti locali delle iniziative che hanno beneficiato dei fondi di coesione. I membri dovrebbero anche visitare le sedi della protezione civile in Calabria e ascoltare la presentazione sui piani di emergenza della protezione civile e saperne di più sui terremoti in Italia mentre visitano un simulatore di terremoto nell’area. A questo proposito Younous Omarjee , deputato francese originario dell’isola della  Riunione iscritto nel gruppo de La Sinistra, ha sottolineato che “L’Italia è stata il secondo maggior beneficiario dei fondi di coesione per il periodo di programmazione 2014-2020, quindi noi, come commissione REGI, l’abbiamo trovato importante venire di persona e vedere come vengono distribuiti i fondi, soprattutto nel sud Italia. La politica di coesione europea risponde anche a molteplici emergenze come le catastrofi naturali. Valuteremo anche queste esigenze sul campo per scoprire cosa si può ancora fare per recuperare il ritardo e anticipare”.

Raffaele Fitto, in merito all’articolazione del Pnrr ha confermato la possibilità di una loro rivisitazione: “Abbiamo posto una questione. Il Pnrr, approvato prima dello scoppio della guerra, prevede su 232 miliardi di euro 120 di opere pubbliche. L’aumento del costo delle materie prime è quantificato del 30-35%. È evidente che già questi aspetti lasciano intendere una necessità, che sarà oggetto di un confronto serio in base al regolamento previsto a livello comunitario, di confronto con la Commissione europea”.

Nel merito dell’incontro Fitto non si è sbilanciato più di tanto, anche in considerazione dal poco tempo a disposizione dalla nomina: “Non sono abituato a entrare nel merito dei dossier senza una preventiva verifica. Il presidente Occhiuto ha proposto una serie di questioni tutte molto interessanti e importanti, che saranno oggetto di un confronto con il governo. Avremo modo di lavorare insieme molto spesso perché le deleghe della Coesione, di coordinamento del Pnrr e degli Affari europei comportano un’interlocuzione naturale con le Regioni e quindi con la Regione Calabria. Sono convinto – ha aggiunto il ministro – che troveremo rapidamente delle soluzioni perché le proposte che sono fatte sono tutte utili e importanti denotano la volontà non di una Regione che chiede le risorse in modo passivo ma di una Regione che propone soluzioni”.
Come post.it finale il presidente Occhiuto ha posto ai due interlocutori due opere strategiche: la 106 ionica e il rigassificatore a Gioia Tauro, rinverdito da un passaggio nel discorso di insediamento di Giorgia Meloni. Sul ponte sullo Stretto tra qualche giorno si incontrerà con il ministro Salvini e con il presidente siciliano Schifani.

“Sto facendo una battaglia da mesi, sono contento – ha detto Occhiuto sul rigassificatore – che il primo ministro lo abbia ricordato in sede di replica al Senato, ci sono interlocuzioni con il governo per ragionare sulla possibilità di attivare il rigassificatore di Gioia Tauro. Il rigassificatore è un’opera strategica ma non deve per forza funzionare al 100 per cento, è un’infrastruttura che in un contesto come quello di oggi aiuterebbe il Paese sul piano dell’indipendenza energetica ma non bisogna mantenerlo per forza acceso. Se l’intervento nelle rinnovabili funziona il rigassificatore potrà anche essere utilizzato al 10-20%. Lo chiedo perché si lega alla piastra del freddo che farebbe sviluppare l’area retroportuale di Gioia Tauro. L’intenzione del mio governo regionale – ha proseguito – è procedere ad aumentare l’energia da rinnovabili: approfitto della presenza di Fitto e della Commissione per dire che sono disponibile ad assecondare gli investimenti sulle rinnovabili ma occorre legare l’investimento nelle rinnovabili ai benefici che porta sui territori”.

“«L’otto novembre – ha poi detto il presidente Occhiuto – mi vedrò con il ministro Salvini sul Ponte. A margine dell’incontro sul Ponte, voglio ricordare al ministro delle Infrastrutture che la Strada statale 106 è stata già qualificata per la prima volta strategica per il paese nell’Allegato infrastrutture del Def dove c’è impegno a reperire l’impegno a reperire miliardi, impegno che deve trovare rispondenza nella legge di bilancio». Strada, ha spiegato al presidente Younous Omarijee, conosciuta come ‘strada della morte’, per il gran numero di incidenti mortali che si verificano con cadenza quotidiana e di “aver convinto il governo a definirla strategica perché la Calabria è la regione più sismica d’Italia e c’è una sola strada di collegamento, l’autostrada A2 esposta a rischi per eventi avversi. Quindi, se si dovesse interrompere l’autostrada del Mediterraneo sarebbe disponibile un’altra direttrice”.