Scoppia la bomba (ad acqua) di Sorical

La società concessionaria del ciclo idrico chiede a Catanzaro e agli altri Comuni un aumento del canone

La comunicazione è stata data questa mattina in Terza commissione (Bilancio) dalla presidente Igea Caviano che ha messo al corrente i consiglieri comunali di Catanzaro di una richiesta giunta all’Ufficio di gabinetto del sindaco da parte di Sorical spa, fresca concessionaria dell’intero ciclo dell’acqua per i prossimi trent’anni giusto l’affidamento che le è pervenuto da Arrical, l’Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria capitanata dal commissario straordinario Bruno Gualtieri.

Sorical chiede a Catanzaro, come a tutti gli altri Comuni della Calabria, un adeguamento sostanzioso del contratto di servizio per la fornitura di acqua proveniente dalle sue reti di adduzione e distribuzione.

 

La motivazione è quella ormai usuale in tutte le cessioni di beni e servizi: l’aumento del costo dell’energia che, partendo dalle conseguenze della guerra in Europa e dalle speculazioni internazionali, si ripercuote a valle sui consumi finali.

Nella comunicazione pervenuta da Sorical non è quantificato, pare, l’ammontare dell’aumento, ma dalle prime presumibili elaborazioni contabili ottenute detraendo la richiesta annua complessiva per l’approvigionamento dalla quota corrisposta finora, dovrebbe aggirarsi sul milione di euro.

 

I componenti la commissione non hanno discusso nel merito, riservandosi di farlo quando la comunicazione sarà messa a loro disposizione, insieme all’altra documentazione necessaria a un quadro complessivo della situazione contabile e normativa. Non è da dimenticare che l’intero settore di acqua e rifiuti da qualche giorno in Calabria soggiace a un nuovo impianto ordinamentale per il quale Sorical, ormai totalmente in mano pubblica regionale, avrà il controllo esclusivo della distribuzione dell’acqua, della depurazione e della riscossione. Come è risaputo i Comuni hanno in generale una posizione debitoria nei confronti di Sorical, accumulata negli anni. Catanzaro, secondo quanto è stato più volte riportato dall’ex sindaco Sergio Abramo, è uno dei pochi comuni a non avere conti in sospeso con la società guidata dall’amministratore unico Cataldo Calabretta.

Nel mentre, il sindaco Nicola Fiorita da parte sua ha subito reagito convocando per il pomeriggio una riunione, probabilmente da remoto, con i sindaci della provincia per concordare un piano comune di azione per scongiurare o quantomeno attutire gli effetti deflagranti di una vera e propria bomba d’acqua sui provati bilanci comunali.