Sant’Anna Hospital di Catanzaro, Capellupo chiede una Commissione speciale di inchiesta

Per il Consigliere "qualcuno dovrà dare conto di questa drammatica situazione e del silenzio della gran parte della politica cittadina in questi anni"

“Ho depositato formale richiesta al Consiglio comunale per il tramite dell’Ufficio di Presidenza per l’apertura di una Commissione speciale, di inchiesta, ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto del Comune di Catanzaro e dell’articolo 26 del Regolamento del Comune di Catanzaro, sulla vicenda che ha riguardato e riguarda il Sant’Anna Hospital di Catanzaro che ritengo di assoluta rilevanza per la nostra città”. Lo scrive in una nota il Consigliere comunale Vincenzo Capellupo.

“Di fronte ad un sostanziale indifferente silenzio – precisa Capellupo – assistiamo ad una nuova protesta dei dipendenti della clinica Sant’Anna Hospital di Catanzaro. Alle lavoratrici ed ai lavoratori, alle loro famiglie rivolgo la mia piena solidarietà e vicinanza.
Sono tanti gli interrogativi che quotidianamente si pongono il personale, i cittadini ed i tanti pazienti la cui vita è stata salvata nella clinica che per anni ha rappresentato un eccellente presidio sanitario per l’intero meridione. Il depotenziamento della struttura ha profondamente danneggiato Catanzaro lasciando una insanabile ferita, in particolare nella parte a nord della città.

A cosa è dovuta, oggi, la difficoltà di pagare gli stipendi ai lavoratori? Ha un ruolo in queste nuove difficoltà l’Asp di Catanzaro? Già in passato si è assistito ad un accanimento incomprensibile con comportamenti tenuti dall’Asp di Catanzaro, guidata dai Commissari dell’epoca, risultati, poi, soccombenti nei diversi gradi di giudizio. Perché, quindi, negli anni l’Asp di Catanzaro ha scelto questa strada? A vantaggio di chi e di cosa Catanzaro ha perso questo alto livello di assistenza sanitaria ed i lavoratori il loro posto? Cosa sta accadendo ora?

Quello che resta, sotto gli occhi di tutti, è la profonda sfiducia verso lo Stato e la violenza subita da un patrimonio di professionalità, da un servizio sanitario di qualità e da un tessuto socio-economico cittadino distrutto.
Credo, senza entrare nel merito delle vicende giudiziarie, che qualcuno dovrà dare conto di questa drammatica situazione, del silenzio della gran parte della politica cittadina in questi anni ed è compito di chi rappresenta la comunità cittadina oggi assumersi con coraggio e determinazione l’onere di ricercare la verità e capire se qualcosa poteva essere fatto in modo diverso e cosa adesso si può fare per salvare il salvabile”.