Il Porto a un passo dalla concessione della VIA: arriva il parere favorevole del Mibac

La soddisfazione del vicesindaco e assessore al Mare Giusy Iemma

Passo decisivo per l’avvio della fase operativa dei lavori di completamento del Porto di Catanzaro. È giunto al Comune di Catanzaro il tanto atteso Parere tecnico istruttorio, a esito favorevole, da parte della Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura, che dovrebbe essere, e probabilmente è, l’ultimo passaggio formale prima della concessione della Valutazione di impatto ambientale alla cui mancata approvazione è da attribuire il lungo periodo di fermo cantiere nonostante l’esistenza dei finanziamenti e della progettualità.

“È un momento fondamentale per l’esecuzione dei lavori di completamento del Porto – ha commentato il vicesindaco di Catanzaro con delega al Mare e allo Sviluppo portuale Giusy Iemma – e l’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Fiorita lo accoglie con soddisfazione anche per vedere adeguatamente riconosciuto il grande impegno profuso sul tema dal suo insediamento. Manca davvero pochissimo al decreto definitivo sulla VIA che solleciteremo con attenzione e assiduità”.
Il parere è articolato e, dopo la lunga sequela dei richiami normativi a cui soggiace, rifà la storia del procedimento, che parte esattamente dalla nota con la quale il Comune di Catanzaro il 13 ottobre 2020 presenta l’istanza per l’avvio della procedura di VIA e prosegue con i vari passaggi formali includenti anche la necessità da parte della Direzione generale per la crescita sostenibile di acquisire ulteriori approfondimenti per i quali, stante la complessità delle operazioni, il Ministero per la Transizione ecologica ha concesso la proponga del tempo prima stabilito.

Si giunge così al 7 novembre 2011, data in cui la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone formula il parere di sua competenza: non vi sono motivi ostativi per una complessiva valutazione positiva della proposta progettuale nell’ambito della V.I.A. esaminata. La Soprintendenza, tuttavia, presenta alcune prescrizioni attinenti alla tutela paesaggistica e alla tutela archeologica di non grande rilievo ai fini della procedibilità operativa dei lavori, con l’ovvia avvertenza che qualora nel corso d’opera dovessero verificarsi rinvenimenti archeologici, eventualità che la stessa Soprintendenza ritiene a basso rischio, è obbligo denunciarli entro 24 ore.

Dopo la rassegna delle diverse opere marittime, portuali impiantistiche ed edilizie da affrontare la Direzione generale del Mibac esprime il parere favorevole subordinato all’osservanza e al rispetto delle condizioni rilevate. Per gli aspetti paesaggistici in particolare si richiede che la proposta progettuale debba essere estesa fino a comprendere l’intera area portuale perimetrata dai due moli banchine comprese; una soluzione per la Torre di controllo alternativa di migliore e spiccata qualità architettonica e paesaggistica; la garanzia di un adeguato inserimento paesaggistico dell’edifico del circolo nautico.