Quando Pratica non rompe con grammatica (dirigenziale)

Il complesso iter burocratico e tecnico che ha riesumato il progetto di riqualificazione di via Carlo V a Catanzaro

La determina del dirigente del settore Grandi opere ingegnere Giovanni Laganà è del 30 dicembre 2022 ed è rimasta un po’ sottotraccia, compressa tra gli eventi festaioli del Capodanno e le manovre duplicatorie della Facoltà di Medicina. Ma conviene ogni tanto concedersi un sano esercizio di immersione nel lago spesso intorbidito della burocrazia per capire quanto sia talvolta impervio raggiungere la terra ferma a piccole bracciate, sfruttando la corrente normativa che non sempre favorisce il tragitto.
Il progetto preliminare delle “Opere di completamento e risanamento conservativo, restauro e riqualificazione funzionale del complesso monumentale del San Giovanni, del largo Prigioni e della strada di via Carlo V” per un importo complessivo di € 1.787.250 comprendente progettazione definitiva, esecutiva e lavori era stato approvato con delibera di giunta comunale 283 del 27 giugno 2013. Sergio Abramo era stato da qualche mese confermato sindaco per la terza volta dopo il supplemento di votazione in otto sezioni elettorali. Il 9 settembre successivo viene indetta la gara d’appalto con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che viene aggiudicata nell’ottobre 2014 all’impresa “Costruzioni De Nisi Tommaso srl” per un importo complessivo di € 1.455.662,95 al netto del ribasso d’asta del 18,18%, e stipula del contratto d’appalto numero 6 il 20 febbraio 2019 a seguito dell’approvazione del progetto definitivo, mentre con delibera di giunta del 4 settembre 2020 è approvato il progetto esecutivo, terzo e ultimo stadio della progettazione, con un aumento dell’importo contrattuale di € 223.118,96.

I cambi nominali
Nel mentre si evolve la già lunga procedura amministrativa autorizzatoria, succedono diverse cose. Intanto è cambiato il Responsabile unico del progetto per pensionamento dell’architetto Francesco Rositani sostituito nella funzione dall’architetto Giuseppina Pezzano. Ancora, la società di costruzioni aggiudicataria cambia più volte assetto, per ultimo comunicando che a capo della “De Nisi srl” è, come amministratore unico e e legale rappresentante il sig. Maurizio De Nisi. Si completano le procedure per la nomina delle figure indispensabili per l’esecuzione dei lavori, in attesa della loro consegna, tra le quali l’affidamento della direzione dei lavori aggiudicandola allo “Studio Angotti srl” con determina dirigenziale 2888 del 19 novembre 2020 e successiva verifica dell’efficacia con atto del 23 marzo 2022. Viene individuato il Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione nell’ingegnere Daniele Vincenzo Cavallaro e viene affidata l’attuazione del Piano di monitoraggio dei lavori all’operatore economico C.I.G.I.T. per un importo al netto del ribasso del 37,41 % di € 36.886,67.

L’impasse dei lavori
E i lavori? Per la loro consegna, intanto è necessaria l’integrazione del contratto d’appalto del 2019 considerato l’aumento contrattuale inserito nell’approvazione del progetto esecutivo. Inizia a questo punto una frastagliata interlocuzione con l’impresa appaltatrice che, iniziata con la nota dell’Ufficio del 10 febbraio 2021 nella quale si richiedeva la documentazione necessaria per l’integrazione del contratto, si concludeva con la nota della ”De Nisi” del 10 novembre 2021 di “non essere più nelle condizioni di accettare la consegna”, anche a seguito dell’ “imprevisto ed imprevedibile aumento eccezionale dei prezzi delle materie prime”, segnalato con una precedente nota nella quale proponeva un’istanza di modifica del contratto. Al termine di questa fase, con determina dirigenziale n° 168 del 21 gennaio 2022, il Settore Grandi opere risolve il contratto d’appalto del 20 febbraio 2019 adducendo “grave inadempimento, grave irregolarità e grave ritardo” della De Nisi srl.

Il contratto prima risolto e poi resuscitato
L’Amministrazione comunale, a questo punto, comunica alla Regione Calabria l’avvenuta risoluzione del contratto, manifestando l’opportunità di salvaguardia del finanziamento insieme alla necessità di proroga dei suoi termini di efficacia. La Regione, anche a seguito delle sollecitazioni da parte del Settore e dell’Amministrazione comunale nel frattempo rinnovata, conferma la sussistenza del finanziamento, risalente alla delibera CIPE 89/2012, purché si attesti la formale sussistenza di un’obbligazione giuridicamente vincolante derivante dalla sottoscrizione del relativo contratto. Ma c’è anche il vincolo temporale, stringente quanto mai: siamo ormai arrivati a dicembre 2022, il termine ultimo concesso è a fine mese. L’unica strada percorribile è di riammettere in qualche modo l’impresa De Nisi nella procedura, che presuppone l’assolvimento di due condizioni: la concorde volontà dell’impresa di un rinnovato impegno ai lavori e la cancellazione da parte di Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) sul casellario informatico dell’annotazione di avvenuta risoluzione del contratto per inadempimento, fatto in sé grave anche per la conseguente possibilità di perdita del finanziamento. A tal fine assolve un incontro tra le parti tenuto il 7 dicembre 2022, al termine del quale, accanto alla comunicazione all’Anac della persistenza del finanziamento onde rivedere il suo provvedimento sanzionatorio nei confronti dell’impresa, l’Amministrazione comunale, preso atto del rinnovato impegno della De Nisi, evidenzia “la possibilità e la volontà, a tali condizioni, di adottare un atto di secondo grado che consenta la reviviscenza e l’efficacia esecutiva del contratto di appalto senza soluzione di continuità, seppur riservandosi la possibilità di adottare varianti progettuali nei limiti e nei casi previsti dalla norma”. Si arriva, pertanto, per documentata esistenza dell’interesse pubblico, all’adozione dell’atto di revoca della determina dirigenziale 168 del 21.1.2022 di risoluzione del contratto di appalto n. 6 del 20.2.2019, atto che, alla luce dei nuovi accordi, non inficia la persistenza del mantenimento dei requisiti di esecuzione da parte della De Nisi srl, ciò consentendo la piena realizzabilità delle opere di completamento e risanamento conservativo, restauro e riqualificazione funzionale del Complesso San Giovanni, Largo Prigioni e della strada di via Carlo V (Pratica per molti catanzaresi) per come previsto sia dagli atti progettuali di riferimento sia dal contratto di appalto. È questa l’unica possibilità per il Comune di Catanzaro di mantenere e utilizzare il finanziamento, non sussistendo la possibilità, nemmeno in astratto, né di interpello nei confronti della seconda classificata, né di indizione di una nuova procedura di gara, per la tempistica procedurale comunque inconciliabile con i tempi di formalizzazione dell’obbligazione giuridicamente vincolante utile per evitare la decadenza definitiva dal finanziamento.

La determina risolutiva e la conferenza di fine anno
È a quanto provvede la determina del dirigente del Settore Grandi opere del Comune di Catanzaro numero 3765 del 30 dicembre 2022 che attribuisce piena validità al contratto d’appalto n. 9 e dà conseguente mandato agli Uffici per i provvedimenti necessari all’immediata ripresa dei lavori. Come d’altra parte era stato rivendicato nella conferenza stampa convocata il 23 dicembre dal sindaco Nicola Fiorita congiuntamente all’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Scalise al dirigente Grandi Opere Giovanni Laganà: “I lavori saranno ovviamente rimodulati, perché dal 2012 i costi sono lievitati – ha detto il sindaco nell’occasione – ma con la rimodulazione che stiamo concertando con l’impresa, i lavori si faranno”.