Il fermo “no” di Italia del Meridione al progetto di autonomia differenziata targato Calderoli

Nei giorni scorsi un partecipato dibatito nella sala consiliare di Palazzo Di Vetro alla presenza di dirigenti, amministratori e rappresentanti del mondo economico

Italia del Meridione esprime il suo fermo “no” al progetto di autonomia differenziata proposto dal ministro Calderoli, nel corso di un incontro sugli aspetti socio-economici e giuridici del progetto di autonomia – dal titolo “Le regioni e i torti dell’Italia differenziata” – organizzato nei giorni scorsi nella sala consiliare di Palazzo Di Vetro alla presenza di dirigenti, amministratori e rappresentanti del mondo economico.

Generico gennaio 2023

 

“Non mettiamo in discussione i dettami della Costituzione – ha detto il presidente del movimento Orlandino Greco – ma chiaramente chiediamo che prima vengono garantiti i Lep, attraverso il calcolo e il finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni, poi che venga superato il concetto di spesa storica che sta uccidendo i comuni del Sud, e rifinanziato il fondo di solidarietà, che è il fondo perequativo per i comuni. Come Idm stiamo trattando il tema in tutto il Sud Italia, per dire no a questa secessione dei ricchi e garantire servizi essenziali a tutti i cittadini senza creare spaccature nel Paese”.

 

Al dibattito ha preso parte anche il sindaco Nicola Fiorita, uno dei sindaci in prima linea nel contrasto all’autonomia differenziata. “Vorrei che la prima linea fosse molto affollata perché la questione riguarda non solo la città ma una parte importante del Paese che sarebbe ulteriormente penalizzata se si andasse avanti su questa strada. Questo è un disegno funzionale agli interessi di una parte del Paese, quella più forte da un punto di vista economico, sociale e politico, che utilizza questa leva per diventare ancora più forte e competitiva con altre parti d’Europa, senza preoccuparsi dei danni che questo può produrre in settori fondamentali del vivere civile nell’intero Meridione. Continuare ad essere percepiti come una parte che consuma quello che viene prodotto al Nord, che deve abbandonare le proprie città per diventare competitivo e funziona solo come riserva per il mercato è un rischio enorme che dobbiamo contrastare con ogni mezzo. Sono in prima linea in maniera intransigente. Se si vuole pensare ad un regionalismo 2.0 in cui le regioni competono non si può fingere che non esista un divario enorme che questa riforma aumenta e non diminuisce”.

 

All’incontro, moderato dal giornalista Massimo Clausi, hanno preso parte tra gli altri il docente di diritto costituzionale dell’Umg Andrea Lollo, il giornalista del Mattino Marco Esposito, il presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile e il consigliere provinciale Paolo Mattia, il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Pietro Falbo, il presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli, il l’ex senatore Nicodemo Filippelli, e i dirigente di Idm Antonio di Virgilio, Emilio De Bartolo, il segretario provinciale Leo Procopio e il segretario cittadino Serena Varano.

A Procopio e Varano è stato rivolto un apprezzamento da Orlandino Greco per il lavoro di radicamento del movimento sul territorio e la capacità di diventare punto di riferimento per tanti amministratori.